Trequanda, un’oasi di equilibrio tra uomo e natura
Trequanda è un comune della provincia di Siena situato in posizione collinare tra la val di Chiana e le Crete Senesi. Tradizionalmente improntato alla produzione agricola, questo piccolo borgo ha scoperto negli ultimi anni una vocazione turistica al punto da essere insignito con la prestigiosa Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Come dicevamo, Trequanda vanta una considerevole tradizione agricola, in particolare da queste parti è facile imbattersi in campi coltivati ad olivo; non è un caso quindi che il comune faccia parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
I primi ad abitare questa zona furono gli etruschi. Il passaggio di questo antico popolo è documentato sia dai resti archeologici che dai toponimi della zona come Cennano, Petroio, Sicille e forse anche il nome Trequanda deriva da un termine etrusco.
Il borgo si sviluppò in epoca medievale in relazione al castello dei Cacciaconti, che tennero il controllo di Trequanda tra il XII ed il XIII secolo. Successivamente, la rocca ed il borgo entrarono nell’orbita di Siena fino a quando, nel 1552, l’intera zona divenne parte del Granducato di Toscana.
Trequanda cosa vedere
Trequanda è un gradevole borgo medievale organizzato intorno alla sua piazza centrale, piazza Garibaldi, ed ancora parzialmente racchiuso dalla sue mura difensive. Un tempo il borgo era dotato di tre porte di accesso di cui se ne conservano solo due, Porta del Sole, orientata verso sud ovest, e Porta al Leccio nella zona settentrionale del centro storico.
Vediamo adesso quali sono i monumenti principali del borgo:
- Chiesa dei Santi Pietro e Andrea
- Rocca di Trequanda
- Torre del Molino a vento
Chiesa dei Santi Pietro e Andrea
Situata in piazza Garibaldi, la bellissima chiesa dei Santi Pietro e Andrea è senz’altro il principale luogo di culto del borgo. Probabilmente eretta al posto di una precedente chiesa, l’attuale edificio fu edificato a partire dal 1327 e successivamente rinnovato in varie circostanze. Dell’esterno colpisce il particolare paramento murario “a scacchiera” in facciata, ottenuto alternando conci di tufo a conci di travertino.

L’interno custodisce alcune opere di grande pregio: lungo la parete destra troviamo Madonna col Bambino tra i Santi Caterina d’Alessandria, Maria Maddalena, Giovanni Battista e Bernardino da Siena di Bartolomeo da Miranda e un’Ascensione del Sodoma; sull’altare maggiore fa bella mostra di sé il trittico di Giovanni di Paolo Madonna col Bambino e san Bernardino di Siena fra i santi Sebastiano e Clemente. Una pregevole urna intagliata conserva i resti della beata Bonizella Cacciatoni, mentre a sinistra in una nicchia si trova un terracotta Madonna col Bambino, attribuita ad Andrea Sansovino.
Rocca di Trequanda
Da Piazza Garibaldi passando accanto alla chiesa dell’Immacolata Concezione, si raggiunge la Rocca di Trequanda chiamata anche Castello Cacciaconti. Di questa impontente fortezza, ampiamente ristrutturata, rimangono parte delle mura merlate, il mastio ed un impressionante torrione cilindrico (ricostruito) posto a guardia dell’ingresso al borgo. Il complesso racchiude anche un piccolo e ben curato giardino all’Italiana.

Torre del Molino a Vento
Proseguendo fuori dal borgo con il castello alle spalle, si supera la Chiesa del Sodo in direzione della Torre di Molino a vento. Questo antico colombaio si trova a breve distanza dal centro storico di Trequanda immerso in un boschetto di lecci e cipressi, lungo l’omonima via. Costruito verso la fine del Settecento, ha una struttura cilindrica su tre piani che all’intero presenta una scala a chiocciola ed una serie di oltre 500 nidi in terracotta disposti a scacchiera lungo le pareti, utilizzati per allevare i colombi viaggiatori. Un monumento curioso ed insolito!
Cosa vedere nei dintorni di Trequanda
Fanno parte del comune di Trequanda anche il borgo di Petroio, dove ha sede un interessante museo sulla terracotta, e Castelmuzio dove potete visitare un museo d’arte sacra. Lungo la strada che collega Trequanda a Castlemuzio si incontra un altro bel borghetto medievale, Montisi, e poco distante da Castelmuzio si trova la bellissima pieve di Santo Stefano a Cennano, uno straordinario esempio di architettura romanica, risalente al XIII secolo.

Da Trequanda infine, si può facilmente viaggiare alla scoperta delle Crete Senesi, in direzione di Asciano e della grandiosa Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, e della Val di Chiana, verso Torrita di Siena e Montepulciano.