Dove fare trekking a due passi dal mare della Toscana
Fare trekking in collina o in montagna con il mare ai propri piedi, è un’esperienza unica che congiunge la terra e l’acqua in un’armonia perfetta. Un’occasione imperdibile per immergersi in un ambienti belli e variegati. La Toscana, terra ricca di meraviglie, offre un’infinità di sentieri da scoprire a piedi, svelando incantevoli castelli, antiche torri di avvistamento e monasteri avvolti nel mistero del passato.
Dalla Riserva Naturale di Calafuria al magnifico Parco Regionale della Maremma, si può seguire l’antica via litoranea, immersi nella rigogliosa macchia mediterranea, per raggiungere le vette di monti e colline da cui lo sguardo abbraccia l’infinito blu del mar Tirreno, le isole dell’Arcipelago Toscano e persino l’elegante profilo della Corsica.
Ma non lasciatevi sfuggire l’occasione di portare con voi il costume da bagno, perché lungo il cammino, tra boschi e calette segrete, troverete spiagge di sabbia dorata e acque cristalline, come quelle dell’incantevole isola d’Elba, dove una breve sosta diventerà un momento indimenticabile.
5 proposte per fare trekking sul mare
- Riserva di Calafuria
- Promontorio di Piombino
- Parco Regionale della Maremma
- Isola d’Elba
- Isola di Montecristo
Calafuria
La Riserva Naturale Biogenetica di Calafuria è un’importante area protetta della Toscana, che si estende per circa 115 ettari, abbracciando la zona costiera di Calafuria e l’immediato entroterra fino alla parte occidentale dei Monti Livornesi.
I sentieri della Riserva di Calafuria vi condurranno tra rilievi collinari incontaminati, avvolti da boschi cedui, fino a raggiungere il poggio Montaccio, il punto più alto della riserva a circa 300 metri di quota, ma anche lungo il mare.
Il viaggio inizia nei pressi della Torre del Boccale, seguendo una strada sterrata che costeggia il fosso Maroccone, per poi inoltrarsi nella fitta macchia mediterranea.
In breve tempo, si raggiunge il semaforo del Montaccio, una torretta antincendio che regala una vista panoramica straordinaria su tutta la Costa degli Etruschi, spaziando da Livorno a Piombino fino all’arcipelago toscano. Proseguendo, si esce temporaneamente dalla riserva, raggiungendo Arpaderba e Castellaccio, dove sono presenti punti di ristoro. Da qui, si ritorna verso il mare, seguendo percorsi diversi.
Lungo la scogliera che va da Calafuria arriva fino a Quercianella, si possono fare piacevoli e rilassanti soste tra scogli e calette sabbiose. Una di queste è la suggestiva Cala del Leone che si trova proprio sotto la Torre del Romito.
Immersi nella natura della riserva, tra lecci, pini e piante aromatiche, sarà possibile avvistare passeri solitari, volpi e cinghiali, mentre le antiche torri di avvistamento, come quella del Boccale e di Calafuria, erette nel XVI secolo dai Medici, raccontano storie di un passato di difesa costiera contro i pericoli dei barbareschi.
Il percorso trekking di Calafuria è un anello lungo circa 6 chilometri (4 ore circa di cammino) e parte dalla Torre di Calafuria. Il livello di difficoltà è medio.
Promontorio di Piombino
Il promontorio di Piombino offre una vasta rete escursionistica di circa 25 km, un’esperienza sospesa tra cielo e mare, immersi nella rigogliosa vegetazione mediterranea, con uno sguardo affacciato sulle isole dell’Arcipelago Toscano.
Tra le numerose opzioni, si consiglia la via dei Cavalleggeri (sentiero 300), un’antica strada litoranea così chiamata in onore dei cavalieri che sorvegliavano incessantemente le coste da possibili incursioni di corsari, pirati e contrabbandieri.
Si può percorrere un suggestivo sentiero ad anello lungo la cresta del promontorio di Piombino e la sua incontaminata costa, con partenza e ritorno a Baratti. Durante le giornate di bel tempo, potrete ammirare l’Isola di Capraia, l’Elba e la Corsica.
Il percorso trekking sul Promontorio di Piombino inizia dal parcheggio che si trova subito dopo il porticciolo di Baratti. Dopo un breve tratto su strada asfaltata, ci si immerge finalmente nella natura del promontorio di Piombino.
Con una piccola deviazione si può andare a visitare i resti del Monastero di San Quirico, un complesso ecclesiastico benedettino situato alle pendici del Poggio Tondo.
Poco distante, si trova anche la magnifica Buca delle Fate, una scogliera a picco sul mare che regala momenti di contemplazione in un mare blu intenso. Proseguendo, si giunge alla spiaggia di Fosso delle Canne, un luogo ideale per una sosta rigenerante. Questa piccola spiaggia, selvaggia ed incontaminata, è raggiungibile solo a piedi, seguendo un sentiero lungo la costa rocciosa del promontorio, tra Piombino e Populonia.
Dopo aver ammirato il piccolo golfo di Calamoresca, il percorso fa ritorno al punto di partenza, completando una distanza totale di circa 18 km e circa 7 ore di cammino.
Parco Regionale della Maremma
Un emozionante itinerario di trekking permette di scoprire le torri di avvistamento del Parco Regionale della Maremma, costruite a partire dal XV secolo come difesa dalle incursioni saracene.
Queste antiche torri, sparsi nel comprensorio del parco, furono principalmente costruite per fronteggiare le minacce corsare e si trovano posizionate su promontori strategici, offrendo un migliore punto di osservazione sul mare.
Nella seconda metà del XVI secolo, il duca Cosimo dei Medici intervenne per potenziare le Torri di Castelmarino, Collelungo e Cala di Forno, oltre a ristrutturare e costruire nuove torri fuori dal territorio granducale, così da creare un circuito difensivo ininterrotto lungo tutta la costa della regione.
Gli amanti del trekking, qui possono fare il percorso A2 che parte dalla cosiddetta Casetta dei Pinottolai. Da qui, il sentiero prosegue lungo una strada immersa nella pineta granducale, per circa 1600 metri, fino a raggiungere un ponte in legno, dove un cartello indica il percorso per l’itinerario A2.
Attraversando una fitta boscaglia, si arriva alla Torre di Castelmarino (XII sec.), da cui si gode di un panorama mozzafiato sul mare e le isole dell’Arcipelago Toscano.
Successivamente, si scende verso il basso, attraversando la pineta, per giungere a una splendida spiaggia deserta e proseguire verso la Torre di Collelungo del XVI secolo, che si trova sulla sommità di un promontorio.
Il percorso prosegue per circa 7 km, consentendo anche la pratica del nordic walking. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il Club Alpino Italiano della Regione Toscana.
Grande Traversata Elbana
Considerata una delle più belle traversate escursionistiche della Toscana, la Grande Traversata Elbana regala un’esperienza unica, permettendo di esplorare lo straordinario entroterra dell’Isola d’Elba con i suoi variegati ambienti naturali.
Il cammino si sviluppa lungo una dorsale che collega la maggior parte dei sentieri dell’isola, permettendo di osservare panorami spettacolari su tutti i suoi versanti, oltre che sulla Corsica e sulle altre isole dell’Arcipelago Toscano.
Per fare tutte la Grande Traversata Elbana occorrono 4 o 5 giorni, però potete sempre decidere di fare singole tappe più brevi. Seguendo questo percorso si raggiunge la vetta del Monte Capanne (1019 metri s.l.m.), da cui si può ammirare l’intera isola in una spettacolare panoramica a 360 gradi.
Camminando lungo il crinale della catena montuosa dell’Elba, si possono godere panorami spettacolari su tutti i quattro lati dell’isola, abbracciando l’infinito delle acque marine e il paesaggio dell’Arcipelago Toscano.
Il percorso inizia dal centro abitato di Cavo e, seguendo il crinale, si dirige verso ovest, superando il paese di Porto Azzurro, fino a inerpicarsi sul Monte Perone.
Continuando, si giunge presso il Monte Capanne, dove il sentiero si biforca in due rami. Uno di essi conduce al paese di Pomonte, seguendo il crinale che divide la valle omonima da Vallebuia, mentre l’altro abbraccia il Monte Capanne, tagliando in costa il versante settentrionale e terminando sulla strada provinciale, in località Patresi Mortaio.
Il primo tratto della traversata ha una lunghezza di circa 42 km, quindi conviene suddividere l’escursione in 4 parti, con opportune deviazioni verso Porto Azzurro, Procchio e Poggio, dove trascorrere la notte.
Nel caso si voglia percorrere il secondo ramo, si raggiunge la “biforcazione GTE”, si svolta a destra e si prosegue in quota sotto il massiccio del Capanne, fino al bivio con il sentiero 110.
Da qui, si prosegue in salita verso la località la Tavola, situata a circa 900 metri sul livello del mare, iniziando poi una dolce discesa fino alla Serraventosa, per poi giungere a destinazione nella località Patresi, Comune di Marciana.
Per percorrere questo ramo, sono necessarie circa 4 ore e 30 minuti di cammino. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il Club Alpino Italiano della Regione Toscana.
Isola di Montecristo
Un luogo che fa vibrare l’immaginazione è l’Isola di Montecristo, celebre come ambientazione del romanzo di Alexandre Dumas, “Il conte di Montecristo”. Oggi, è il più grande parco marino del Mediterraneo, un’area di incommensurabile bellezza, preservata per tutelare la ricchezza della biodiversità dell’Arcipelago Toscano.
Sebbene Montecristo non possa essere esplorata autonomamente, è possibile prenotare escursioni guidate per scoprirne i segreti. I due percorsi di trekking offrono la possibilità di ammirare i resti del convento, situato a 340 metri sul mare, dedicato a San Mamiliano e costruito dai monaci benedettini nel VII secolo. Proseguendo, si raggiunge la Grotta del Santo, luogo di meditazione adornato da ex-voto.
Il primo sentiero, di media difficoltà, si snoda per 2 km con un tempo di percorrenza di circa 2 ore. Il secondo, più impegnativo, si estende per 3 km e richiede circa 3 ore e mezza. Lungo i percorsi, l’affascinante natura dell’isola si svela attraverso oltre 300 varietà botaniche spontanee e circa 20 specie reintegrate nel tempo, tra cui palme, agavi, oleandri, eucalipti, allori, magnolie, olivi, carrubi, viti, pini domestici e pini d’Aleppo.