San Gimignano, un museo a cielo aperto
San Gimignano è un comune della provincia di Siena che si trova in una bellissima posizione collinare nel cuore della Val d’Elsa. La città sorge a breve distanza da molti altri centri di grande interesse come Monteriggioni, Certaldo, Colle e Poggibonsi ed a circa 50 chilometri da Firenze e 35 da Siena.
San Gimignano è uno dei borghi medievali conservati meglio non solo in Toscana ma anche in Italia. Il suo assetto urbano, sviluppato nel corso dei secoli XIII e XIV, è rimasto sostanzialmente invariato fino ai giorni nostri. L’asse principale del paese è costituito da un tratto della Via Francigena che si inserisce nel tessuto urbano attraverso la porta di San Matteo a nord e quella di San Giovanni a sud. Nel centro del paese si aprono alcune piazze, come Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna e Piazza delle Erbe, su cui si affacciano molte delle torri che hanno reso San Gimignano famosa nel mondo. Ed in effetti le torri e le case torri sono l’elemento che più di ogni altro contraddistingue questo borgo meraviglioso. Nel periodo di massimo splendore, a San Gimignano c’erano ben 72 torri, mentre oggi ne sono rimaste 14; questo gran numero di torri che svettano sulla città, è valso a San Gimignano il soprannome di “Manhattan del medioevo”.
Il centro storico di San Gimignano è così bello e così ben conservato, che nel 1990 la città è stata dichiarata patrimonio culturale dell’Umanità dall’UNESCO. Non è affatto difficile definire questo come uno dei borghi più belli della Toscana ed a mio avviso è uno di quei posti che dovrebbero essere visitati almeno una volta nella vita.
Storia della città
L’area in cui sorge San Gimignano è abitata fin dal tempo degli etruschi e il borgo viene citato già nel X secolo tra le tappe dell’itinerario della Via Francigena. Nel corso del XII secolo, San Gimignano diventò un libero comune ghibellino. In questo periodo il centro si avviò verso la sua fase di massimo splendore. Tra XII e XIII secolo infatti, la città conobbe un periodo di forte espansione economica basata sia sul commercio dei prodotti locali come lo zafferano che sulle speculazioni finanziarie. Un contesto così florido permise la nascita e l’affermazione di un ricco ceto aristocratico a cui si deve la costruzione delle torri che tutti conosciamo. Non è infrequente che in quest’epoca le famiglie più ricche e potenti costruissero delle torri sia a scopo difensivo che per affermare il proprio status; se ci pensate, anche i potenti di oggi (magari grandi aziende multinazionali) fanno qualcosa di molto simile con i grattacieli. Nel XIV secolo, a seguito di lotte intestine tra le famiglie più potenti, guerre, carestie e peste, la città si avviò verso il declino e nel 1351 si consegnò a Firenze.
San Gimignano cosa vedere
Possiamo considerare San Gimignano come un museo a cielo aperto, qui qualsiasi edificio è degno di nota. La città è ricchissima di arte e oltre alle già citate torri, ci sono da vedere numerosi monumenti come il Duomo, il Palazzo del Podestà, il Palazzo del Popolo e tanti musei; per fortuna ci viene incontro il biglietto cumulativo, della durata di due giorni, valido per il Museo Civico, la Pinacoteca, la Torre Grossa, il Museo Archeologico, la Spezieria di Santa Fina, San Lorenzo in Ponte e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Veniamo alla visita di San Gimignano, cosa c’è da vedere?
- Torre e casa Campatelli
- Piazza della Cisterna
- Piazza del Duomo
- Duomo di San Gimignano
- Cappella di Santa Fina
- Palazzo del Podestà
- Palazzo Comunale
- Museo Civico di San Gimignano
- Torre Grossa
- Museo San Gimignano 1300
- Rocca di Montestaffoli
- Museo Archeologico
- Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
- Spezieria di Santa Fina
- Chiesa di Sant’Agostino
- Fonti Medievali
La visita
Il nostro tour inizia nell’area sud del borgo, dove ci sono alcune aree parcheggio (altri parcheggi sono nella zona nord e in quella ovest) e la fermata del pullman che viene da Siena. Subito si parano di fronte a noi le mura di San Gimignano che qui sono rinforzate dall’imponente Bastione San Francesco. L’accesso al borgo è garantito dalla storica Porta San Giovanni, che per secoli è stata attraversata da pellegrini e viandanti che arrivavano da Siena tramite la Via Francigena.
Poco oltre la porta si trova il Museo della Tortura, che potreste inserire nel vostro itinerario soprattutto se siete con dei bambini. Proseguendo oltre, lungo Via San Giovanni, si incontrano le prime tra le celebri torri di San Gimignano: la Casa (museo) e la Torre Campatelli, la Torre dei Cugnanesi e la Torre dei Becci, che è situata nei pressi dell’arco dei Becci, il passaggio che conduce in Piazza della Cisterna.
Torre e casa Campatelli
Casa Campatelli si trova all’interno di un palazzo settecentesco che viene acquistato nella prima metà dell’800 dalla famiglia Campatelli, una famiglia alto-borghese fiorentina. Il primo piano (piano nobile) è stato riarredato con i mobili originali e vi sono esposti oggetti di uso quotidiano, soprammobili, foto di famiglia, quadri, libri ed alcune collezioni (libri, francobolli, monete).
Al pieno superiore, nelle soffitte, viene proiettata direttamente sulle pareti una narrazione digitale che ripercorre mille anni di storia del borgo di San Gimignano, accennando poi alla storia del palazzo, della casa e della famiglia che la ha abitata.
Da qui si ha l’ingresso alla torre medievale attorno alla quale il palazzo è cresciuto e dall’interno e dal basso se ne osserva la struttura architettonica.
Piazza della Cisterna
Arriviamo quindi in una delle piazze centrali di San Gimignano: Piazza della Cisterna. Bellissima con la sua forma triangolare, i suoi palazzi e le torri medievali, non si può che provare stupore di fronte a queste architetture e agli scorci suggestivi che ci mostrano. Il nome della piazza deriva, facile ad immaginarsi, dall’antico pozzo (una cisterna appunto) trecentesco che ne occupa il centro. Sulla nostra destra troviamo una serie di bei palazzi tra cui il palazzo Razzi ed il palazzo Tortoli; sul lato opposto all’arco dei Becci fanno bella mostra di sé il palazzo dei Cortesi e la Torre del Diavolo; sulla sinistra infine ci sono le Torri degli Ardinghelli.
Piazza del Duomo
Poco oltre le torri degli Ardinghelli, un passaggio aperto permette di raggiungere una delle piazze più belle di tutta la Toscana e non solo: Piazza del Duomo.
Questa piazza è il cuore di San Gimignano; qui sorgono alcune delle torri più alte, Torre Grossa e Torre Rognosa, il Duomo e i palazzi del governo: Palazzo del Podestà e Palazzo Comunale.
Duomo di San Gimignano
Costruito in stile romanico tra XI e XII secolo, il Duomo di san Gimignano (collegiata di Santa Maria Assunta) si affaccia sulla piazza dall’alto di una scalinata. Ad un’austera facciata in pietra corrisponde un interno riccamente affrescato. Lungo le tre navate troviamo alcuni straordinari cicli di affreschi come le Storie del Vecchio Testamento di Bartolo di Fredi lungo la navata sinistra e le Storie del Nuovo Testamento, dipinte dai fratelli Lippo e Federico Memmi, sulla navata destra. Altri affreschi straordinari, come il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo, il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli e l’Annunciazione di Jacopo della Quercia, arricchiscono la controfacciata.
Cappella di Santa Fina
Assolutamente da non perdere, la Cappella di Santa Fina è stata realizzata nel 1468 su progetto di Giuliano e Benedetto da Maiano che hanno creato un vero e proprio capolavoro del Rinascimento. Situata al termine della navata destra del Duomo, la cappella è famosa per via degli affreschi, incentrati sulla vita di Santa Fina, realizzati dal Ghirlandaio nel 1475. Prestate attenzione anche all’altare che si trova nella cappella: quest’opera di Benedetto da Maiano non è solo un altare, ma è anche la tomba in cui è custodito il corpo di Santa Fina.
Palazzo del Podestà
Situato di fronte al Duomo, il Palazzo del Podestà fu costruito nel 1249 e ampliato nel 1337. Uno degli elementi distintivi di questo palazzo è una grande volta, la Loggia, che funge da ingresso; nell’androne del palazzo possiamo apprezzare un affresco del Sodoma, Madonna col Bambino, angeli e santi, realizzato nel 1513. San Gimignano è la città delle torri e qui possiamo ammirarne una delle più imponenti, alta ben 52 metri, la Torre Rognosa che è la più antica tra le torri rimaste (inizio XIII secolo). Alla sinistra del palazzo si ergono la Torre Chigi, proprio a fianco del palazzo, e le due Torri dei Salvucci, le torri gemelle di San Gimignano. Dietro a queste, vi è la più piccola Torre Pettini.
Palazzo Comunale
Situato in piazza del Duomo, il Palazzo Comunale, o Palazzo del Popolo, è ancora oggi la sede del Comune di San Gimignano. All’interno dell’edificio è ospitato il museo civico e sulla sua destra si innalza la Torre Grossa. Costruito nel 1288 ed ampliato nel 1323, il palazzo divenne sede del comune a partire dal 1337. L’edificio è caratterizzato da una facciata per metà in pietra e per metà in mattoni con grandi finestre ed una merlatura aggiunta nel XIX secolo. Entrando si raggiunge un bel cortile riccamente decorato con affreschi del Sodoma; da qui una scala ci permette di accedere al museo civico.
Museo Civico di San Gimignano
Il Museo civico di San Gimignano si trova ai piani superiori del Palazzo Comunale. Al primo piano troviamo la Sala del Consiglio che è chiamata anche Sala Dante in memoria della visita che il “Sommo Poeta” fece a San Gimignano in qualità di ambasciatore nel 1299. Qui possiamo ammirare un notevole ciclo di affreschi della fine del Duecento attribuiti ad Azzo di Masetto e soprattutto la Maestà di Lippo Memmi del 1317. Al secondo piano si può visitare un altro ambiente riccamente decorato, la Camera del Podestà, dove si trova un ciclo di affreschi, attribuiti a Memmo di Filippuccio, intitolato “Esiti positivi e negativi dell’iniziazione amorosa di un giovane“.
La visita prosegue con la pinacoteca, sempre al secondo piano, che raccoglie opere di artisti toscani, in particolare fiorentini e senesi, realizzata tra il XIII e il XVI secolo. Tra le opere più importanti del museo citiamo il Crocifisso ligneo di Coppo di Marcovaldo, la Madonna con Bambino in umiltà con angeli e santi di Benozzo Gozzoli, l’Angelo Annunciante e la Vergine Annunciata di Filippino Lippi e la pala d’altare Assunta con i santi Gregorio e Benedetto dipinta nel 1511 dal Pinturicchio.
Torre Grossa
Il percorso museale si conclude con la visita alla Torre Grossa, a cui si accede dalla sala delle Adunanze Segrete. Conosciuta anche come Torre del Podestà, con i suoi 54 metri questa è la torre più alta di San Gimignano. La salita fino alla cima può essere impegnativa, però la ricompensa sarà grande: da lassù si può godere di un panorama clamoroso!
Per le informazioni sugli orari e i biglietti per il Palazzo Comunale, il Museo Civico e la Torre Grossa, vi rimando al sito San Gimignano musei.
Museo San Gimignano 1300
Il Museo San Gimignano 1300 espone numerosi modellini che illustrano quello che era l’assetto urbano e la vita della San Gimignano medievale. Colpisce in modo particolare il grande plastico in ceramica che ricostruisce, in scala 1:100, tutta la città come si presentava nel 1300. Il museo si trova in via Costarella, una strada che sbuca in piazza del Duomo passando sotto la Torre Grossa. È un museo molto interessante che sicuramente rientra tra le attività da fare a San Gimignano con bambini.
Sul sito web ufficiale trovate tutte le informazioni sugli orari, i biglietti e le attività didattiche del museo.
Rocca di Montestaffoli
Costruita nel XIV secolo su un poggio alle spalle del Duomo, la Rocca di Montestaffoli, di cui si conservano solo le mura perimetrali, è oggi un bel parco in cui ci si può rilassare allontanandoci un po’ dalle zone più affollate di turisti. Se siete alla ricerca dei migliori punti panoramici della città, vi consiglio senz’altro di salire sui bastioni della rocca!
Per riprendere il nostro itinerario, da Piazza del Duomo, dovrete imboccare via San Martino, passando dietro alle Torri dei Salvucci, ed incammarvi verso via Folgore dove ha sede l’ex Conservatorio di Santa Fina che oggi ospita ben tre musei.
Museo Archeologico
Situato insieme alla Spezieria di Santa Fina ed alla Galleria di Arte moderna e Contemporanea nell’ex conservatorio di Santa Fina, il Museo Archeologico espone i reperti di epoca etrusca, romana e medievale rinvenuti nella zona. Il percorso museale è articolato in due sezioni: una dedicata all’archeologia classica (VII-I secolo a.C.) e l’altra incentrata sulla produzione artigianale della San Gimignano medievale.
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”
La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di San Gimignano è intitolata al pittore milanese Raffaele De Grada. Il museo espone le opere di Raffaele De Grada e di altri artisti del Novecento come Renato Guttuso, Ugo Nespolo e Niccolò Cannicci.
Spezieria di Santa Fina
La spezieria era sia una bottega che un laboratorio, dove venivano creati i medicinali utilizzati nello Spedale di Santa Fina, di cui la spezieria stessa faceva parte. Oggi questo luogo è stato musealizzato e qui si può osservare come fosse organizzata questa antica farmacia, con tutti i suoi prodotti e i suoi pregiati vasi da farmacia in ceramica.
Per conoscere gli orari e il costo dei biglietti dei musei che si trovano nell’ex conservatorio di Santa Fina, vi rimando al sito di San Gimignano Musei.
Chiesa di Sant’Agostino
Nella zona più a nord del centro storico, troviamo il convento e la Chiesa di Sant’Agostino. Costruita completamente in mattoni, questa chiesa, un po’ romanica ed un po’ gotica, conserva diverse opere interessanti. Situata nella controfacciata, la cappella di San Bartolo ha un altare realizzato da Benedetto ad Maiano; la volta è opere di Sebastiano Mainardi mentre il pavimento stato realizzato con mattonelle in maiolica di Andrea della Robbia. Lungo la parete destra ci sono alcuni altari con opere di Pier Francesco Fiorentino, Bartolo di Fredi, Vincenzo Tamagni e Piero del Pollaiolo. La parete sinistra, tra le varie opere, presenta affreschi di Sebastiano Mainardi, Lippo Memmi, Benozzo Gozzoli e Vincenzo Tamagni e il meglio però deve ancora venire…
Sopra l’altare maggiore, vi è la pala di Piero del Pollaiolo, Incoronazione della Vergine, santi e angeli musicanti del 1483. La cappella centrale del coro è affrescata con le Storie della vita di sant’Agostino di Benozzo Gozzoli (1464-1465); quella di destra con gli affreschi Vita della Vergine di Bartolo di Fredi (1374-1375); mentre in quella di sinistra troviamo una tavola di scuola fiorentina raffigurante la Pietà.
Fonti Medievali
Per un ultimo “tuffo” nella San Gimignano medievale, vi consiglio di uscire dalle rotte più battute dai turisti per recarvi presso le Fonti Medievali. Per raggiungerle dovrete scendere verso Porta delle Fonti ed attraversarla uscendo dalle mura della città. Queste fonti furono costruite nel corso del Trecento sul posto di una fonte di epoca longobarda che risaliva al IX secolo. La struttura che serviva sia come fonte di rifornimento idrico che per lavare i panni, è costituita da 10 archi in parte in stile romanico ed in parte in stile gotico.
Cosa vedere nei dintorni di San Gimignano
La provincia di Siena ed in particolare la val d’Elsa sono piene di borghi storici molto interessanti, i più vicini a San Gimignano sono Certaldo, Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa e Monteriggioni; infine, nella parte più a nord della valle, merita sicuramente una visita anche San Miniato.
Come arrivare a San Gimignano
In treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Poggibonsi, da lì si deve proseguire in bus
In bus: da Siena linea 130 di Siena Mobilità
Da Firenze linea 131 fino a Poggibonsi, poi linea 130 fino a San Gimignano
In auto: da Firenze e Siena si deve prendere il Raccordo Autostradale Firenze-Siena fino all’uscita Poggibonsi Nord e poi si devono seguire le indicazioni per San Gimignano (su SR429 e SP127).