La Rocca di Ripafratta in provincia di Pisa
La Rocca di Ripafratta, o Rocca di San Paolino, si trova su un colle che sovrasta il paesino di Ripafratta, non lontano da San Giuliano Terme. Il castello sorge in una posizione strategica che gli permetteva di controllare le strade e i fiumi di un’area, quella al confine tra Pisa e Lucca, che già intorno all’anno Mille risultava ben presidiata e ricca di insediamenti sia civili che religiosi.
L’importanza strategica del posto è testimoniata anche dal fatto che, ben prima della costruzione del castello, qui vi era una torre di guardia. Questa torre è documentata fin dall’anno 970, ma probabilmente risale ad un periodo ancora precedente.
Il castello vero e proprio fu costruito dai nobili locali, la Consorteria dei Da Ripafratta, che all’epoca erano feudatari del vescovo di Lucca. Ben presto però tra i Ripafratta e i lucchesi si venne a creare un forte contrasto per la riscossione dei pedaggi. Così, nel 1104 Lucca attaccò e conquistò la rocca sottraendola ai Da Ripafratta. Così i nobili locali furono costretti a chiedere l’aiuto dei pisani per riottenere il possesso del castello. Cacciati i lucchesi, gli anni successivi videro il consolidamento della posizione di Pisa che si occupò anche di rinforzare ed ingrandire il castello.
È importante sottolineare come il Castello di Ripafratta fosse il fulcro di un più ampio sistema difensivo, che comprendeva anche varie torri ed altre fortificazioni, pensato per presidiare la linea di confine tra Pisa e Lucca.
La ristrutturazione di Giuliano da Sangallo
Per tre secoli la rocca fu al centro delle guerre tra Pisa e Lucca prima e tra Pisa e Firenze poi, passando di mano in più circostanze, fino a quando fu definitivamente conquistata dai fiorentini. Questi nel 1504 incaricarono il grande architetto Giuliano da Sangallo di riammodernare la rocca per adeguarla alle nuove armi da fuoco. Il Sangallo, che insieme al fratello Antonio è stato uno dei grandi maestri della fortificazione alla moderna (o fortificazione all’italiana), abbassò le torri della fortezza, dotò la sue mura di ampie scarpe che le rendevano molto più solide, e costruì rivellini contrapposti per rinforzare la difesa della porta d’accesso. Le aggiunte quattrocentesche sono ancora oggi ben visibili anche ad un occhio meno esperto, perché, a differenza della costruzione medievale, tutta in pietra, queste furono realizzate in mattoni.
Questi sono interventi tipici delle ristrutturazioni dei castelli realizzate in quell’epoca. Prima dell’avvento delle armi da fuoco, era fondamentale avere mura e torri più alte possibile, difficili da scalare e facili da difendere contro le armi tradizionali. Con l’arrivo dei cannoni però queste mura si scoprirono fragili e facili da abbattere. La soluzione adottata dagli architetti dell’epoca fu quella di creare mura e torri più basse ma più spesse, in grado di reggere molto meglio l’urto delle cannonate.
Dopo questo intervento la rocca diventò quasi impenetrabile, riuscendo così a resistere a tutti i tentativi di riconquista pisana tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.
Decadenza e abbandono della rocca
Col tempo purtroppo la rocca è andata incontro ad un lungo ed inesorabile declino, frutto di tanti anni di abbandono. A partire dal 2000 ci sono stati numerosi tentativi di salvataggio del castello che purtroppo versa in condizioni davvero brutte. Per fortuna nel 2021 il Comune di San Giuliano Terme è riuscito ad acquistare il complesso, anche grazie al contributo della Regione Toscana. Speriamo che questo possa essere un nuovo inizio per la Rocca di Ripafratta.
La rocca oggi
La rocca purtroppo è ancora in attesa dei necessari interventi di messa in sicurezza. Ad ogni modo il complesso è davvero imponente, con poderose mura che proteggono il cuore della fortificazione. Al centro troviamo la piazza d’armi con i resti del mastio e della residenza del conestabile oltre alle cisterne e agli accessi ai sotterranei. Delle difese restano parte delle aggiunte realizzate dal Sangallo ed un paio di torri angolari, scapitozzate, a cui si aggiungono altre torri di vedetta che sorgono attorno alla rocca.
Come visitare la Rocca di Ripafratta
Se volete visitare la Rocca di Ripafratta, dovete considerare che non è ancora stata messa in sicurezza e pertanto non potrete accedervi liberamente. L’unico modo per visitarla è con le visite guidate organizzate dall’associazione Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca”. Queste visite si svolgono solitamente nel secondo weekend di settembre, in occasione della “Festa della Rocca“, ma anche e in altre date durante l’anno, che però vengono rese note di volta in volta.