Le origini e la storia della Pieve di Sant’Agata del Mugello
Sant’Agata è l’unica pieve mugellana posta in area collinare che ha visto crescere intorno ad essa un centro abitato, questo probabilmente dipende dall’importanza che la pieve aveva assunto durante il medioevo anche in virtù della sua posizione lungo la strada per Bologna.
La tradizione riportava erroneamente che la pieve fosse stata fondata per volontà di Matilde di Canossa, ma essendo citata per la prima volta in un atto del 948, quando la pieve doveva versare dieci soldi annui alla mensa episcopale fiorentina, questo mito è da sfatare. È molto probabile che la chiesa plebana sia stata fondata in un epoca più antica rispetto alle citazioni documentarie. Anche se non è possibile stabilire con certezza quando fu istituita, sappiamo che la pieve sorge dove in precedenza esisteva una chiesa di dimensioni più ridotte.
L’attuale chiesa fu costruita nel XII secolo come testimoniato dalle formelle marmoree del fonte battesimale. Queste formelle, provenienti dall’antico pulpito, recano la data 1175 e rappresentano la prima documentazione dopo l’anno 1000.
Nel 1508 sul lato destro del sagrato della chiesa, addossato alla canonica, fu costruito l’Oratorio della Compagnia di San Jacopo.
Le opere di restauro
Nel XVI secolo ci furono epidemie e terremoti; questi ultimi, verificatisi nel 1542 e nel 1597 colpirono duramente le strutture della chiesa che subirono ulteriori danni con il terremoto del 1611.
I primi rimaneggiamenti sono cinquecenteschi ed hanno riguardato il coro che deve esser stato probabilmente restaurato nel 1500, il battistero nel 1512; nel 1526 fu costruito un portico attorno alla chiesa.
Tra il 1608 e il 1618 il pievano Tolomeo Nozzolini fece eseguire radicali interventi di restauro sulla pieve e sul campanile che in quella circostanza fu rimaneggiato e sbassato. Ulteriori interventi interessarono la chiesa anche tra il XVIII e l’inizio del XIX secolo: nel 1775 fu aumentato il numero delle campate e spostata la sagrestia nella posizione attuale, nel 1820 fu modificato il corpo absidale e nel 1892, quando la chiesa fu dichiarata monumento nazionale, fu abbattuto il loggiato che la circondava.
Gli ultimi restauri, resisi necessari in seguito al terremoto del 1919, risalgono agli anni 1966 – 1967.
La pieve
Il complesso architettonico della pieve di Sant’Agata è composto da quattro strutture: la chiesa, il campanile, la Canonica e l’Oratorio della Compagnia di San Jacopo; questi edifici sorgono in una posizione rialzata rispetto al vicino torrente Cornocchio.
La chiesa di Sant’Agata si presenta come un edificio a tre navate terminanti con una scarsella quadrangolare affiancata da due cappelle a pianta quadrata; i paramenti murari sono composti da conci di alberese disposti in corsi orizzontali e paralleli, sono presenti anche dei filari di serpentino ai lati del portale in facciata, due sulla destra e uno sulla sinistra, inseriti con intento decorativo.
La facciata, rivolta a nord-ovest, è a capanna e presenta un portale d’ingresso sormontato da una lunetta ed una monofora posta nell’area sommitale del prospetto.
Il portale ha stipiti in pietra serena scolpiti con scanalature e architrave sempre in pietra serena scolpito ad intreccio. L’architrave è sovrastato da una lunetta in serpentino intarsiata con un motivo a croce greca realizzato in bozzette d’alberese. Alla destra del portale vi è una formella quadrata decorata con tre semisfere unite da un unico bordo ed una piccola iscrizione che reca la data 1424. Su un altro concio, posto alla sinistra del portale, si notano le tracce di una seconda iscrizione che purtroppo risulta illeggibile.
Tra gli interventi che hanno interessato la facciata, due sono quelli principali: il primo ha interessato la ricostruzione del paramento della parte sommitale e delle angolate che ora sono composte da grossi blocchi di pietra arenaria; il secondo intervento ha portato al tamponamento dell’antico rosone, tamponamento ben visibile nella parte centrale della muratura, e all’apertura della monofora odierna.
Il fianco sinistro della chiesa, rivolto verso nord-est, mantiene intatta gran parte della muratura medievale. Al centro del paramento murario si trova un motivo a scacchiera in alberese e serpentino a forma di losanga; più in alto si può osservare una fila di mattoni che interrompe il paramento murario, questi laterizi sono ciò che rimane del loggiato che circondava la costruzione e che probabilmente interessava sia il lato sinistro che la facciata della chiesa.
L’interno
All’interno, si può notare che la travatura del tetto della chiesa posa direttamente su pilastri senza l’interposizione di archi o muri.
Tra le opere conservate nella chiesa, la più importante è rappresentata dal battistero.
Il battistero è composto dal fonte battesimale di forma ottagonale del 1513 e da un recinto particolarmente interessante.
Nella costruzione del recinto battesimale, datata 1608, sono state riutilizzate alcune parti dell’antico pulpito che era stato danneggiato dal terremoto del 1542. Come dicevamo in precedenza, è proprio da questo manufatto che ricaviamo la prima datazione successiva all’anno 1000.
Il campanile
Il campanile, edificato prevalentemente in alberese con le angolate in arenaria, è a pianta quadrata e come abbiamo detto, è stato pesantemente restaurato nel XVII secolo.
Questo edificio presenta alcune aperture: sia sul lato nord-ovest che sul lato nordest presenta un’ampia apertura ad arco posta in corrispondenza della cella campanaria, mentre sul lato sud-est vi sono ben tre aperture di cui una analoga a quelle già citata per i primi due lati e due più piccole che si collocano una a poco più di metà altezza ed una nella zona più bassa della struttura. Sul lato sud-ovest
infine si ha una coppia di ampie monofore in cui sono inserite le campane.
Il lato orientato verso nord-ovest presenta un’evidente taglio, che sale obliquo da sinistra verso destra, da mettersi in relazione con la fila di laterizi presenti sul lato sinistro della chiesa.
Informazioni utili
Indirizzo
Piazza della Libertà 1, Sant’Agata, comune di Scarperia e San Piero (FI)
Orari
Nei giorni festivi la Pieve è aperta durante la mattina. Nel pomeriggio gli orari sono i seguenti: 16-19 da aprile a ottobre e 15-18 da novembre a marzo.
Per effettuare la visita nei giorni feriali occorre fissare telefonando al numero 055-8406985.
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al sito dell’Associazione Culturale ONLUS Mu.S.A. – Musei Sant’Agata che gestisce sia il museo di Arte Sacra che quello Archeologico di Sant’Agata.