Un’imponente pieve che ha dato il nome al principale insediamento del Mugello
La pieve di Borgo San Lorenzo sorge all’interno dell’omonimo borgo. Il paese, che è il più popoloso di tutto il Mugello, sorge al centro della vallata immediatamente a nord della Sieve dove, al tempo dei romani, vi era un insediamento chiamato Anneianum fondato nel II secolo a.C.
L’abitato sorge in un’area pianeggiante di fondovalle ad una distanza di circa trenta chilometri da Firenze. Da sempre il sito ha rappresentato un punto di attraversamento della Sieve e già in epoca romana risultava essere una tappa della via che collegava Faenza a Firenze.
La storia della pieve
La pieve è documentata fin dal 934, quando Teudiperto, prete della chiesa di San Giovanni a Firenze, concesse in affitto un pezzo di terra posto a Lutiano nel piviere di San Lorenzo a Pietro Gherardo. Troviamo nuovamente citato il piviere di San Lorenzo in un contratto enfiteutico del 5 agosto 941. La pieve, che fu collegiata dall’XI al XVI secolo, era di proprietà del vescovo di Firenze che aveva il diritto sia di nominarne il pievano che di riscuotere annualmente quattro moggia e quattro staia di grano.
Nel 1503 vennero effettuati alcuni lavori di restauro sulla pieve tra cui la ricostruzione del tetto. Nel 1516 fu iniziata la costruzione del convento delle suore domenicane che nel 1523 ottennero il patronato della pieve. Tra XVII e XVIII secolo la pieve fu restaurata completamente: furono aperte delle ampie finestre al posto delle primitive feritoie a strombo, poi l’edificio fu intonacato e il pavimento rialzato di oltre due metri. La chiesa fu infine riconsacrata nel 1815.
Gli ultimi restauri, eseguiti nella prima metà del Novecento, hanno modificato nuovamente l’aspetto della chiesa. La facciata fu completamente rifatta durante i lavori del 1922; precedentemente presentava un paramento murario piuttosto irregolare composto da bozze di macigno e inserti in laterizio ed aveva alcune ampie finestre rettangolari. In quell’occasione il paramento murario fu completamente modificato e le finestre furono sostituite con i tre occhi presenti oggigiorno. L’intervento del 1937 portò alla demolizione di alcuni edifici che erano addossati al lato sinistro della chiesa il cui paramento fu completamente rinnovato; anche nella parte absidale furono effettuati dei lavori consistenti nel rifacimento del paramento e nella creazione di una nuova monofora al centro del catino absidale.
La pieve di Borgo San Lorenzo oggi
La pieve di San Lorenzo ed il relativo campanile fanno parte di un complesso architettonico nel quale trova spazio anche il convento delle suore domenicane . La chiesa si presenta come un edificio a tre navate monoabsidato con la navata centrale rialzata rispetto a quelle laterali, i paramenti murari sono costituiti da conci squadrati, di macigno di medie e grandi dimensioni, disposti su filari orizzontali e
paralleli. Gli studiosi hanno avanzato alcune ipotesi per la datazione dell’edificio: secondo il Salmi e il Negri è da datarsi tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, per Moretti-Stopani è dei primi del XIII.Come abbiamo visto l’aspetto chiesa è stata quasi completamente trasformato dagli interventi del XX secolo.
La facciata presenta tre portali di cui uno, quello centrale, sormontato da una lunetta; sopra questo portale si trova una piccola tettoia inserita durante gli ultimi interventi di restauro che hanno portato anche all’aperture dei tre occhi, uno per ogni navata, che troviamo al di sopra degli ingressi. Il fianco destro è occultato dal convento delle domenicane. Il lato sinistro presenta due ingressi ed una fila di 5 monofore che danno luce alla navata laterale; la navata centrale invece presenta ben 10 monofore ed un paramento murario con caratteristiche differenti rispetto al resto dell’edificio: si tratta di una muratura composta da conci sbozzati e squadrati di arenaria di dimensioni minori rispetto a quelli impiegati nella navata laterale ed in facciata. Nella parte più prossima all’abside si nota il ritorno del regolare filaretto in conci squadrati di macigno; immediatamente al di sopra di questi filari si nota l’utilizzo di laterizi nella parte più alta dell’angolata, probabilmente da mettersi in relazione con l’aggancio tra la chiesa e il campanile.
Anche l’area absidale è stata interessata dai restauri e la muratura presenta sostanzialmente le stesse caratteristiche della facciata e del fianco sinistro. L’abside, su cui rimangono i segni dell’intonaco che la ricopriva in passato, ha tre monofore lunghe e strette, non originali, con gli stipiti formati da più conci e l’arco in un solo pezzo.
Il campanile è impostato direttamente sopra l’abside attraverso una base in pietre di cava. Si tratta di una torre campanaria a base di esagono irregolare edificata in laterizio. Su tutti i lati è presente a circa metà altezza una cornice marcapiano; la parte sommitale del campanile, comprendente la cella campanaria, è stata rifatta dopo il terremoto del 1919. Su ogni lato sono presenti alcune aperture in numero variabile. Per quanto riguarda la datazione del campanile, si presume che sia del XIII secolo, probabilmente intorno alla metà del secolo, come suggerisce un’iscrizione incisa sul capitello di una bifora (1263). Occorre sottolineare che questo campanile è unico in tutto il Mugello, probabilmente è opera di maestranze itineranti.
Informazioni utili
Indirizzo
Via Cocchi, Borgo San Lorenzo (FI)