Il borgo di Peccioli in provincia di Pisa
Situato su una collina da cui domina la Valdera, il borgo di Peccioli è uno dei centri più interessanti da visitare di tutta la provincia di Pisa.
La bellezza del posto, la forte vocazione turistica, la virtuosa gestione dell’ambiente e del territorio e la sua notevole capacità di innovazione, hanno garantito a Peccioli un posto tra le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano.
Il comune di Peccioli si è infatti distinto per come ha saputo trasformare un problema in un’opportunità. Nel territorio comunale di Peccioli si trova infatti una grande discarica per lo smaltimento dei rifiuti che però è stata gestita con una lungimiranza ed una visione molto rare in Italia. La discarica è diventata infatti un’incredibile opportunità di sviluppo per il territorio e addirittura un’attrazione turistica, nonché la location per eventi di vario tipo.
Non a caso oggi Peccioli è considerata a livello europeo un vero e proprio modello di innovazione nel campo della sostenibilità ambientale.
Storia
Il territorio di Peccioli è abitato da millenni, fin dal Neolitico, tuttavia i primi a lasciare un segno ben definito furono gli Etruschi nel corso del primo millennio avanti Cristo. A quel periodo risalgono numerose necropoli e l’insediamento di Ortaglia dove sono stati trovati i resti di un santuario.
Minori sono i resti di epoca romana, però il ritrovamento di una cisterna nello scavo di Colle Mustarola presso Ghizzano, documenta la presenza di un insediamento stabile anche durante la dominazione di Roma.
Con un balzo di qualche secolo, raggiungiamo il pieno Medioevo quando Peccioli era sede di un castello di proprietà degli Obertenghi. Documentato fin dall’XI secolo, nel corso del XII secolo questo castello passò prima al vescovo di Volterra e poi alla città di Pisa. Una volta sotto la dominazione pisana, Peccioli divenne Podesteria della Repubblica Marinara, estendendo la sua giurisdizione su Carpugnano, Gello, Abbazia di Carigi e Montecchio.
Nel 1322 i pisani fecero restaurare una parte delle mura castellane, probabilmente ad opera di Castruccio Castracani, che pochi anni più tardi, nel 1328, fu nominato signore di Pisa.
Dopo una prima effimera conquista avvenuta nel 1362, il castello passò sotto il controllo di Firenze nel 1406. In quell’epoca la guerra tra Firenze e Pisa era ormai agli sgoccioli, ed infatti pochi mesi più tardi, la città della Torre Pendente fu costretta a sventolare bandiera bianca.
A partire dalla signoria di Lorenzo il Magnifico per poi proseguire durante tutto il periodo granducale, Peccioli visse una conobbe una sostanziale stabilità politica e lunghi periodi di pace.
Nel 1860 il referendum per l’annessione al Regno di Savoia portò ad un nuovo ordinamento del settore pubblico. A partire dall’Unità d’Italia, Peccioli è un comune che comprende Fabbrica, Ghizzano, Legoli, Montecchio, Montelopio, Libbiano e Cedri.
Cosa vedere a Peccioli
Peccioli e il suo territorio sono una sorpresa continua. Qui ci sono da vedere tantissime cose con una varietà davvero insospettabile. Si comincia con la storica Pieve di San Verano, il campanile, il museo di arte sacra e l’immancabile Palazzo Pretorio. Proprio il palazzo nasconde la prima sorpresa: un museo con una sezione dedicata alle icone russe (a Peccioli si trova anche la Scuola Internazionale e Laboratorio di Icone). Durante la permanenza nel borgo potrete visitare anche la chiesa della Madonna del Carmine e il museo archeologico. Subito fuori dal borgo troviamo invece il Parco Preistorico di Peccioli e la discarica con i suoi teatri all’aperto e gli ormai celebri Giganti.
Pieve di San Verano
La Pieve di San Verano risale con ogni probabilità al XII secolo. Nello stesso periodo viene citata in vari documenti,tra cui due bolle di papa Alessandro III dove viene indicata come “Plebem de Peccioli”. Questa pieve è un ottimo esempio di romanico pisano ed è certamente una delle chiese più belle ed importanti di tutta la zona.
La chiesa nel corso dei secoli ha subito alcuni importanti interventi di restauro, soprattutto dopo i danni riportati in seguito ad un incendio nel 1688. Se la facciata conserva ancora le sue forme romaniche, l’interno appare molto più rimaneggiato.
Qui sono conservate diverse interessanti opere d’arte di scuola pisana. Tra queste troviamo una Madonna con bambino e due angeli realizzata da Enrico di Tedice, il San Nicola e storie della sua vita attribuita a Michele di Baldovino, ed una Madonna con bambino e Santi Verano, Giacomo Maggiore, Monica e Caterina di Neri di Bicci.
Museo di Arte Sacra
Lungo il lato nord della chiesa si trovano due cappelle aggiunte nel 1580: la Cappella del Santissimo Sacramento e la Cappella dell’Assunta. Nel 2009 la Cappella dell’Assunta è diventata la sede del Museo di Arte Sacra di Peccioli. Qui sono esposte varie opere provenienti dalla pieve, dalla Compagnia della Santissima Assunta e dalla Chiesa della Madonna del Carmine.
Campanile della pieve
Il campanile della Pieve di San Verano è stato realizzato tra il 1885 ed il 1898 sopraelevando l’antica torre campanaria romanica. Progettato dall’architetto Luigi Bellincioni, questo campanile ha un gusto “moresco”. Nella parte più alta si trova un terrazzamento ottagonale da cui si gode di una bellissima vista panoramica.
Museo di Palazzo Pretorio
Il Palazzo Pretorio è un altro monumento simbolo della Peccioli medievale. Sulla sua facciata si trovano 19 stemmi che testimoniano quali famiglie hanno esercitato il potere in città.
Qui ha sede l’omonimo Museo di Palazzo Pretorio che è composto dal Museo di icone russe “F. Bigazzi”, la Collezione di icone Belvedere, la Collezione “Giuseppe e Paola Berger” e la Collezione Incisioni e Litografie.
Nel 2000 fu aperto il primo Museo delle Icone Russe grazie alla donazione di 60 icone russe databili tra il XIX ed il XX secolo, del giornalista Francesco Bigazzi, che per molti anni ha lavorato nei paesi dell’ex Unione Sovietica prima come ricercatore e poi come corrispondente.
Museo Archeologico
Inaugurato nel 2004 con lo scopo di conservare ed esporre i reperti provenienti dal sito archeologico di Ortaglia, il Museo Archeologico di Peccioli è il posto giusto per imparare qualcosa sulla storia antica di questa città e del territorio circostante. Ai ritrovamenti di Ortaglia si aggiungono anche i reperti provenienti dalla tomba etrusca di Legoli e quelli del sito di Santa Mustiola a Ghizzano. Si tratta di un’interessante raccolta di reperti etruschi e arte classica che ha in una kylix attica a figure rosse, attribuita al pittore greco Makron la sua punta di diamante.
Parco Preistorico di Peccioli
Inaugurato nel 1977, il Parco Preistorico di Peccioli è una tappa obbligata se visitate la città con i vostri bambini. Qui si trovano 22 ricostruzioni di dinosauri tra cui un T-Rex ed un Brachiosauro, oltre ad altre creature preistoriche come l’Orso delle caverne ed il Mammut lanoso, ed anche l’Uomo di Neanderthal.
Discarica di Peccioli
È un po’ strano trovarsi a parlare di una discarica ed infatti quella di Peccioli non è una discarica come tutte le altre. Qui è stato realizzato un progetto davvero innovativo che ha portato a Peccioli numerosi vantaggi. Tanto per cominciare, la discarica permette di riciclare i rifiuti e generare energia. Oltre a questo genera dei ricavi molto importanti per il comune ed infine è diventato un luogo d’arte contemporanea ed una location per concerti ed eventi.
Tra le opere d’arte presenti in discarica ci sono i Giganti creati dal gruppo Naturaliter, l’affresco realizzato da Sergio Staino che raffigura in modo fiabesco gli abitanti delle colline circostanti (chiocciole, rane, cavallette, lucertole, libellule, scarabei…) e le decorazioni realizzate sul le barriere di contenimento dell’Impianto di smaltimento rifiuti da David Tremlett.
Una discarica può diventare un museo di arte contemporanea a cielo aperto, chi se lo sarebbe mai immaginato?
Cosa vedere nei dintorni di Peccioli
Ci sono diversi posti da visitare anche nei dintorni di Peccioli. Il suo territorio comunale è caratterizzato da verdi colline ricoperte da vigneti ed uliveti dove sorgono diversi piccoli paesini molto graziosi ed interessanti. Il primo si chiama Fabbrica, un borgo il cui castello è documentato fin dal 1284; qui c’è da visitare la bella chiesa di Santa Maria Assunta che risale al Medioevo. A Legoli troviamo invece un tabernacolo disegnato da Benozzo Gozzoli che si trova all’interno della cappella di Santa Caterina. Se invece siete appassionati di arte contemporanea, dovete visitare Ghizzano: qui potrete ammirare le opere di Alicja Kwade, Patrick Tuttofuoco e David Tremlett. Libbiano infine può essere una meta interessanti per gli appassionati di astronomia e scienza in genere perché qui si trova un osservatorio astronomico ed un centro didattico.
Allargando l’orizzonte sulle Terre di Pisa, vi consiglio di leggere le guide su Lajatico e il suo Teatro del Silenzio, Lari con il suo Castello dei Vicari, Pontedera la città della Vespa, Palaia, Montecatini Val di Cecina e ovviamente la straordinaria Volterra.
Come arrivare a Peccioli
Peccioli è facile da raggiungere in auto da tutte le principali città della Toscana mentre è decisamente meno comoda da raggiungere con i mezzi pubblici. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Pontedera che è regolarmente servita dai treni regionali. Da Pontedera si può arrivare a Peccioli utilizzando una linea di autobus extraurbano.
In auto potete raggiungere Peccioli utilizzano la Firenze-Pisa-Livorno fino all’uscita di Pontedera per poi proseguire sulla SP11 fino a destinazione.