Il Palio di Siena, molto più di una corsa di cavalli
Il Palio di Siena è probabilmente la più famosa manifestazione del suo genere in Italia. Sebbene siano molti i turisti che accorrono in città per assistere all’evento, il Palio non è organizzato a scopo turistico o come semplice rievocazione storica. Il Palio a Siena è una cosa attuale e seria, per i senesi i due Palii sono gli eventi più importanti dell’anno ed è per questo motivo che si riuniscono due volte all’anno in Piazza del Campo.
Come nasce il palio di Siena
Le origini del Palio sono da ricercare in quelle corse di cavalli documentate fin dal 1200 e nell’antico Palio di San Bonifazio citato in date ancora più remote. Nel corso del Medioevo il Palio diventò l’atto conclusivo delle feste in onore dell’Assunzione di Maria. Inizialmente il Palio era corso dai nobili cittadini che si cimentavano in una gara su un percorso lineare che si concludeva in Piazza del Duomo. Era il cosiddetto Palio “alla lunga“. Per ritrovare il Palio nella forma che conosciamo, dobbiamo arrivare nel XVII secolo, quando fu spostato sul circuito di Piazza del Campo (Palio “alla tonda“).
Quando si svolge il Palio di Siena
Come dicevamo, non c’è un unico Palio ma due. La prima corsa dei cavalli, detta “carriera”, si svolge il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano e la seconda il 16 agosto per l’Assunzione. Ma il Palio non è soltanto una corsa, ogni palio è preceduto da vari eventi che si svolgono nell’arco di 4 giorni e che iniziano con l’assegnazione dei cavalli alle contrade. In occasione di alcune ricorrenze particolari o di avvenimenti eccezionali può essere organizzato anche un terzo Palio “straordinario”.
Gli orari previsti di partenza delle corse sono le 19.30 a luglio, e le 19 ad agosto. Molto spesso però si registrano ritardi nelle partenze dovuti al protrarsi della “Mossa“ (la partenza).
Le contrade del Palio di Siena
Possiamo considerare le contrade come i rioni della città. Attualmente se ne contano 17 ma in passato sono state 23, le 6 contrade mancanti sono note come “contrade soppresse”.
Le contrade sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone.
Le contrade soppresse: Gallo, Leone, Orso, Quercia, Spadaforte e Vipera.
Ad ogni Palio partecipano 10 contrade stabilite secondo un regolamento che garantisce alle 7 contrade che hanno saltato un palio di partecipare a quello dell’anno seguente, le restanti 3 vengono sorteggiate.
Il conteggio delle vittorie del Palio va avanti dal 1600 ed al momento, dopo 657 corse disputate, la contrada che ha vinto di più è quella dell’Oca con un totale di 63 successi.
Il regolamento del Palio di Siena
Il regolamento, così come il Palio stesso, ha un’origine remota ed ancor oggi sono valide alcune regole che risalgono al 1644. Cerchiamo di spiegarne alcuni punti salienti.
Come vengono assegnati i cavalli:
L’assegnazione dei cavalli alle Contrade (detta “Tratta“) avviene durante la mattina del terzo giorno che precede quello del Palio. Possiamo sintetizzare questo procedimento in 3 fasi: presentazione, scelta e assegnazione dei cavalli.
Presentazione: La prima fase consiste nella presentazione dei cavalli. I proprietari di cavalli idonei per il Palio li possono proporre per partecipare. Qualora venisse proposto un numero insufficiente di cavalli, il Comune provvederebbe a procurare i cavalli mancanti.
Scelta: A seguito di alcune prove e visite veterinarie vengono scelti i 10 cavalli partecipanti a cui viene assegnato un numero. I cavalli prescelti vengono poi condotti in un recinto predisposto nei pressi del Palazzo Comunale.
Assegnazione: L’assegnazione avviene in pubblico su un palco allestito dal Comune. Per l’occasione vengono allestite due urne: la prima contiene delle tessere numerate che identificano i cavalli, mentre nella seconda sono poste le tessere relative alle contrade partecipanti. Di volta in volta viene estratto prima un cavallo e poi una contrada creando così i vari accoppiamenti.
Le posizioni di partenza:
Anche le posizioni di partenza sono frutto di un sorteggio che è reso noto solo al momento dell’ingresso in piazza dei cavalli. I primi 9 cavalli si dispongono in fila tra due canapi che segnano il punto di partenza della gara (la “mossa”); il decimo cavallo parte “di rincorsa” alle spalle degli altri lungo l’esterno della pista. Nel momento in cui questo cavallo entra nella zona delimitata dai canapi la corsa ha inizio.
Come funziona il Palio di Siena
Una volta che i cavalli si sono disposti lungo la partenza nell’ordine che è stato sorteggiato, il Mossiere dà avvio alla gara che si compone di 3 giri completi della piazza. Il primo cavallo che completa il percorso vince. Fondamentale sottolineare che è il cavallo che vince, infatti se per caso il fantino dovesse cadere, il cavallo (detto cavallo “scosso”) potrebbe comunque proseguire e vincere come è già successo in passato!
Il tracciato di gara
Tutti sanno che il Palio si corre in Piazza del Campo, in particolare lungo la parte esterna della piazza al di là dei colonnini, che è pavimentata con lastre di pietra che per l’occasione vengono coperte con uno strato di terra composto da tufo, argilla e sabbia. La piazza ha una peculiare forma “a conchiglia” in cui sono presenti due curve molto impegnative, la curva di San Martino e la curva del Casato. Queste due curve rappresentano i punti più pericolosi del percorso. In particolare, la Curva di San Martino, che ha un andamento in discesa, è stata spesso protagonista di scontri ed incidenti. Il percorso in totale misura 339 metri, che moltiplicati per 3 fanno 1017 metri, che è la distanza totale della corsa. In genere il Palio dura poco più di un minuto, con una media di circa un minuto e 15 secondi.
Cosa vince il vincitore del Palio di Siena
Al vincitore viene assegnato in premio un Palio (ovvero un drappellone di seta dipinto). Oltre al drappellone dipinto, il Comune consegna alle Contrade vincitrici un premio di 70 monete d’argento per il Palio del 2 luglio, e uno di 50 monete per quello del 16 agosto. Le monete in questione riproducono quelle dell’antica Repubblica Senese.
Adesso, ti starai chiedendo: “come posso partecipare al Palio di Siena?”