Palagio di Parte Guelfa, la sede del Calcio Storico Fiorentino
Il Palagio di Parte Guelfa, nome con cui è comunemente chiamato il palagio dei Capitani di parte guelfa, fa parte di un complesso architettonico comprendente anche l’ex Chiesa di Santa Maria sopra Porta e il Palazzo dell’Arte della Seta. Visti da fuori questi edifici sono facilmente distingubili ma al loro interno siùono perfettamente integrati e si sviluppano senza soluzione di continuità. Il palagio si trova nell’omonima Piazza della Parte Guelfa a Firenze.
Storia del Palagio di Parte Guelfa
Il progetto originario del palagio risale al Trecento, ma nel corso dei secoli vi furono svariati interventi si alternarono fino al Cinquecento per fare delle sue tre parti finalmente una struttura unica. Tra i vari personaggi coinvolti in tali interventi troviamo anche dei nomi molto noti come quello di Brunelleschi e quello di Vasari.
Il suo compito fu quello di ospitare la parte guelfa fiorentina, una delle più importanti fazioni cittadine, che al tempo di Dante non aveva ancora una sua sede fissa.
I Capitani risiedettero nel palazzo fino al 1769, quando l’edificio passato alla comunità di Firenze. Tra Settecento ed Ottento purtroppo il complesso andò incontro ad un gravissimo deterioramento ed addiritturà rischiò di essere demolito. Per fortuna un’associazione in difesa della Firenze antica, supportata anche da numerosi intellettuali stranieri riuscì a salvare il palazzo.
Negli anni Venti del Novecento, infine, il palagio fu oggetto di un’importante opera di restauro in stile neomedievale. Questo intervento non si limitò a conservare e restaurare la struttura ma portò anche delle aggiunte ex novo.
Descrizione del Palagio
Il paradosso è che la parte più caratteristica dell’edificio, ovvero quella che si può vedere dalle adiacenti logge del mercato nuovo, è in realtà la più nuova e rimaneggiata, con interventi che alterarono non poco l’impianto originario. Le aggiunte e i restauri novecenteschi hanno riguardato la scala esterna (aggiunta in quell’occasione), la bifora gotica e la merlatura in stile guelfo (ripristinate con il restauro).
Per trovare le tracce degli interventi di Filippo Brunelleschi e Giorgio Vasari dovete recarvi sul lato di Via del Capaccio. L’intervento del Brunelleschi, ispirato alla tradizione architettonica medievale fiorentina (vd. Orsanmichele), portò a soluzioni di inedita geometria. Al Vasari si deve invece una loggetta pensile su mensoloni dove si trova uno stemma mediceo realizzato dal Giambologna.
Gli interni del palagio
Va inoltre rilevato che il termine “palagio” è tecnico nell’architettura dell’epoca, in quanto indicava una costruzione a metà tra le case-torri e i veri palazzi nobiliari. La facciata frontale venne realizzata in pietraforte ed è caratterizzata da una serie di archi a tutto sesto e di oculi ciechi, che dovevano essere probabilmente aperti sullo splendido Salone del Brunelleschi a cui il Vasari aggiunse il bellissimo soffitto ligneo a lacunari.
Fra le altre sale più caratteristiche spiccano la Sala d’Udienza e la Sala del Camino, così chiamata per il grande camino che la domina e che venne recuperato dagli edifici abbattuti durante la demolizione della zona del Mercato Vecchio nel ventesimo secolo. Alcuni pregiati capolavori ancora oggi abbelliscono il palagio: tra questi, una Madonna con il Bambino e due angeli di Luca della Robbia nel classico stile della famiglia, cioè in terracotta policroma invetrata, che si trova nella Sala dei Drappeggi e una formella della Trinità attribuita a Michelozzo che fa bella mostra di sé nel grande portale che apre la Sala d’Udienza, detta anche Sala dei Capitani, elemento centrale nella struttura del palagio.
Il Palagio di Parte Guelfa e il Calcio Storico Fiorentino
Oggi il palagio di parte guelfa è uno dei più attivi di Firenze. Questa è la sede dell’organizzazione del Calcio Storico fiorentino, del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa. Le sue sale possono inoltre vengono affittate a soggetti pubblici e privati per conferenze, convegni, manifestazioni culturali e scientifiche. Infine, il palagio dei capitani di parte guelfa offre anche un’interessante biblioteca ed emeroteca nelle cui sale non è raro poter assistere a incontri culturali di ogni tipo.