Guida alla visita del Museo Civico Giovanni Fattori a Livorno
Il Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno rappresenta una preziosa collezione d’arte livornese e toscana, mettendo in mostra le opere dei celebri Macchiaioli. Situato nella splendida Villa Mimbelli, il museo si estende su tre piani e ospita numerose opere di pittori che hanno plasmato l’arte italiana tra l’Ottocento e il Novecento.
Storia del Museo
Le origini del museo risalgono al 1877, quando l’amministrazione comunale istituì una pinacoteca per raccogliere dipinti di artisti come Giovanni Fattori, Enrico Pollastrini e Cesare Bartolena. Nel corso del tempo, la collezione si è arricchita di opere di Raffaello Gambogi, Silvestro Lega, Guglielmo Micheli e altri maestri.
Durante il XX secolo, il museo ha ampliato la sua raccolta con reperti archeologici e una collezione numismatica donati da Enrico Chiellini. Dopo la morte di Fattori nel 1908, sono stati acquisiti 250 disegni e 150 acqueforti dello stesso artista. Nel 1896, il museo ha inaugurato la sua sede in piazza Guerrazzi, dedicandosi sempre di più all’arte italiana.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la collezione è stata temporaneamente trasferita fuori città e, al termine del conflitto, una parte è stata collocata nella Villa Fabbricotti. Nel 1994, il museo è stato trasferito nella sua attuale sede, Villa Mimbelli, dove è stato inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica di allora, Oscar Luigi Scalfaro.
Percorso museale
Il percorso museale si sviluppa sui tre piani della villa (piano terra, primo piano e secondo piano), mentre negli ex granai adiacenti alla villa si tengono esposizioni temporanee.
Il piano terra ed il primo piano della villa mantengono inalterato lo stile ottocentesco con le decorazioni, gli arredamenti ei tendaggi dell’epoca.
La collezione inizia con l’opera di Enrico Pollastrini, artista di stampo romantico e legato ancora all’accademia, che fu, tra gli altri, maestro di Giovanni Fattori e Silvestro Lega.
Salendo al primo piano si raggiunge la sala dedicata ai postmacchiaioli con le opere di pere di Oscar Ghiglia, Giovanni Bartolena e Amedeo Modigliani. Nelle altre sale del piano sono esposte le opere di artisti livornesi come Guglielmo Micheli, Ulvi Liegi, Renato Natali e Angiolo Vannetti.
Per ammirare le opere di Giovanni Fattori bisogna salire al secondo piano dove, all’interno di 3 ampie sale, si trovano alcune tra le opere più belle dell’artista come l’Assalto a Madonna della Scoperta, la Carica di Cavalleria a Montebello, La signora Martelli a Castiglioncello, la Torre Rossa, Mandrie Maremmane e il Ritratto della terza moglie.
Il secondo piano ospita anche opere di altri esponenti dei Macchiaioli come Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e Giovanni Boldini. Altre sale sono dedicate ai post-macchiaioli come Eugenio Cecconi e Vittorio Corcos, e ai divisionisti come Benvenuto Benvenuti e Plinio Nomellini.
La villa è circondata da un parco con piante esotiche, creando un’atmosfera elegante e romantica.
Premio Combat Prize
All’interno del museo Fattori si tiene annualmente il Premio Combat Prize, attivo dal 2010, che valorizza e promuove artisti under 50 e under 25 in diverse categorie artistiche. Questo premio, gestito da una giuria, documenta l’evoluzione del panorama artistico italiano. Il nome del premio deriva dai Combat film girati durante la Seconda Guerra Mondiale per informare la popolazione sugli eventi in corso. Ogni anno viene pubblicato un catalogo curato da Paolo Batoni ed edito da Sillabe, completando così il processo di valorizzazione delle nuove voci artistiche italiane.
Orari
Martedì – Domenica: 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00
Lunedì: chiuso
Biglietti
Intero: 6 €
Ridotto: 4 €
Indirizzo
Via San Jacopo in Acquaviva 65 Livorno
Per tutte le altre informazioni vi rimando al sito ufficiale del museo.