Firenze


Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze

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Guida alla visita del Museo di Geologia e Paleontologia

Il Museo di Geologia e Paleontologia è uno dei numerosi musei a carattere scientifico che si trovano a Firenze. Costola del Museo di Storia Naturale di Firenze che a sua volta fa parte del sistema museale dell’Università di Firenze, questo museo possiede una delle più importanti raccolte di fossili e rocce di tutta Italia. Sono ben pochi infatti i musei che possono rivaleggiare con la quantità e la varietà di reperti posseduti da questo museo. La sua collezione si compone infatti di oltre 300.000 pezzi rappresentativi di svariate ere che coprono un arco temporale di svariati milioni di anni.

Storia del museo

Possiamo dire che questo museo ha due padri. Alle origini delle sue collezioni troviamo il Granduca Pietro Leopoldo che nel 1775 patrocinò la fondazione dell’Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale alla Specola, dove si trovava il primo nucleo della raccolta di fossili. Il secondo contributo decisivo alla nascita di questo museo arrivò dallo studioso fiorentino Filippo Nesti che nel 1845 dette il via alla collezione vera e propria. Grazie a lui furono raccolti numerosi vertebrati fossili, provenienti per lo più dal Valdarno Superiore, che andarono a comporre una collezione che all’epoca era più unica che rara.

Due secoli di raccolta dei fossili sono la base su cui è stata costruita l’attuale vastissima collezione di reperti di vario tipo tra fossili di vertebrati e invertebrati, rocce e piante.

Oltre a Nesti, figure del calibro di George Cuvier, Igino Cocchi, Antonio Stoppani, Cesare d’Ancona, Carlo De Stefani, Niccolò Stenone, Pier Antonio Micheli, Giovanni Targioni Tozzetti, Giotto Dainelli, Giovanni Merla e Augusto Azzaroli contribuirono ad ampliare la raccolta e a farla conoscere in tutta Europa: in breve tempo le collezioni toscane divennero infatti notissime nel mondo scientifico del diciannovesimo secolo.

Visita al Museo di storia naturale sezione di geologia e paleontologia

Organizzando secondo un prevalente criterio temporale, il percorso museale ci accompagna alla scoperta della storia paleontologica italiana. La visita inizia le stromatoliti, strutture sedimentarie che forniscono informazioni sull’attività di batteri vissuti nel Precambriano, circa 3,5 miliardi di anni fa.

Dal Precambriano si passa al Paleozoico, circa 600 milioni di anni fa. A questo periodo risalgono molti fossili di organismi marini invertebrati mentre nell’Ordoviciano (490-440 mln.di anni fa) compaiono i primi pesci vertebrati, dotati di uno scheletro interno ed una sorta di guscio. Segue il Siluriano (440-415 mln. anni fa), quando iniziarono a diffondersi le prime piante sul suolo. I primi anfibi arrivarono con il Devoniano (415-350 mln. anni fa) mentre i primi rettili, primi tra i vertebrati esclusivamente terrestri, risalgono al Carbonifero (350-299 mln. anni fa). Il Mesozoico (250-65 mln. di anni fa), un periodo dominato dai dinosauri, vide la comparsa dei primi mammiferi che si evolvono gradualmente durante il Cenozoico (iniziato 65 mln. di anni fa).

È un lungo viaggio attraverso il tempo che mostra la nascita e la diffusione di alghe e felci, dei primi vertebrati, dei primi anfibi, rettili e dinosauri, fino ad arrivare ai mammiferi.

Museo di Geologia e Paleontologia Firenze
Museo di Geologia e Paleontologia (Photo by DaderotCC BY)

Cosa vedere nel museo

La sezione di geologia e paleontologia del Museo di Storia Naturale di Firenze conserva ed espone diversi pezzi di grande impatto. I più impressionanti sono gli scheletri di due mastodonti, rinvenuti nel Valdarno, che risalgono al Pleistocene. Il primo è un Anancus arvernensis, un elefante preistorico caratterizzato da zanne lunghissime ed una corporatura robusta e tozza. Il secondo è invece un Archidiskodon meridionalis, un elefante maschio adulto alto quasi quattro metri che probabilmente pesava 16 tonnellate!

Uno dei pezzi più importanti è lo scheletro di un primate antropoide Oreopithecus bambolii, una piccola scimmia antropomorfa vissuta circa 8,5 milioni di anni fa. Ribattezzato “Sandrone” dai suoi scopritori questo piccolo primate venne ritrovato nella miniera di Baccinello in provincia di Grosseto.

Sempre dal nostro territorio proviene anche il Canis etruscus, una specie simile al lupo che visse in Europa in un periodo compreso tra 1,9 e 1,5 milioni di anni fa.

Molti altri reperti provengono da molti posti in giro per il mondo. Ci sono resti di grandi dinosauri americani, canidi dall’Asia, mammut siberiani, uccelli africani e mammiferi provenienti un po’ da ogni angolo del pianeta.

Sezione degli equidi

La collezione di equidi è uno dei fiori all’occhiello del Museo di Geologia e Paleontologia. Ad essa è dedicata una sezione in cui sono esibite numerose specie vissute in diversi periodi geologici dall’Eocene fino al Pliocene. Visitando questa sezione verrete accompagnati lungo l’evoluzione di un’intera specie dal piccolo Eohippus, vissuto 50 milioni di anni fa, fino al più moderno Equus da cui derivano il cavallo e l’asino.

Sezione invertebrati fossili

Molti altri pezzi di grandissimo valore storico e scientifico sono conservati nella sezione dedicata agli invertebrati fossili. Qui si trovano reperti antichissimi come trilobiti, graptoliti, brachiopodi, ammoniti e molluschi. Questa sezione è aperta solo su appuntamento, quindi se volete visitarla dovrete prenotare in anticipo.

Sezione paleobotanica

Con oltre 8000 pezzi, la collezione paleobotanica contribuisce in modo molto importante alla ricostruzione dell’evoluzione del mondo vegetale.

Sala della balena

L’ultima sala del museo è la cosiddetta Sala della Balena. Questa modernissima sala deve il suo nome allo scheletro fossile di una balenottera vissuta tre milioni di anni fa, posto al centro dello spazio. Questa sala è caratterizzata da un allestimento immersivo che si avvale di strumenti multimediali che ricreano un ambiente marino in cui il visitatore si trova completamente immerso.

Informazioni sul museo

La sezione di geologia e paleontologia del Museo di Storia Naturale di Firenze si trova in Via Giorgio la Pira, 4. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17.

Il biglietto intero costa 6 euro mentre il viene ridotto 3 euro. C’è la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo che include anche il museo di Antropologia e l’Orto botanico. Il cumulativo costa 10€ intero, 5€ ridotto e 23€ famiglia.

Per ulteriori informazioni sui musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze, vi lascio il link al sito ufficiale.

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