Guida alla visita del Museo dell’Opera del Duomo
Il Museo dell’Opera del Duomo è il museo che raccoglie le opere provenienti dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, dal Battistero e dal Campanile di Giotto. Il museo si trova in Piazza del Duomo, nella stessa sede, alle spalle della cattedrale, che fin dal 1296 ha ospitato l’Opera del Duomo. Fondata dalla Repubblica Fiorentina e sovrintesa dall’Arte della Lana, l’Opera del Duomo era l’istituzione che si doveva occupare della costruzione, dell’arredo e della manutenzione del Duomo di Firenze.
Storia del museo
Qui il Brunelleschi aveva il suo deposito materiali per la costruzione della cupola del Duomo, e sempre qui Michelangelo scolpì il suo celebre David, che in origine doveva essere collocato proprio sul Duomo, per la precisione su uno sprone della tribuna.
Terminata la costruzione del duomo, l’Opera fu impegnata ad apportare modifiche e migliorie così, nel corso del tempo accumulò un gran numero di statue, ornamenti e altri oggetti provenienti dal duomo. Tra questi, troviamo anche importanti testimonianze storiche come i modellini del Brunelleschi realizzati per la cupola e i vari progetti proposti per la facciata del duomo.
Avendo a disposizione una raccolta così grande ed interessante, nel 1891 l’Opera del Duomo decise di adibire alcuni dei suoi spazi a sala espositive creando così il primo nucleo del museo. Nel corso del Novecento fu ampliato in più occasioni e le sue collezioni diventarono sempre più corpose ed importanti. Tra il 1999 ed il 2000, in occasione del giubileo, il museo fu ammodernato ed ampliato ulteriormente ma è con l’intervento del 2012-2015 che ha cambiato completamente volto diventando uno dei musei più moderni di tutta Firenze.
Il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze
Il nuovo museo dell’opera del Duomo è stato progettato da Adolfo Natalini insieme allo Studio Guicciardini&Magni seguendo le idee del direttore Timothy Verdon. In questa occasione il museo fu ulteriormente ampliato inglobando anche gli spazi dell’attiguo Teatro degli Intrepidi.
Il nuovo allestimento segue dei criteri museologici molto moderni ed è concepito come un percorso didattico ben definito ed organico. L’esposizione si snoda lungo 28 sale, disposte su tre piani, per un totale di 6.000 m². Con la sua magnifica collezione composta da più di 700 opere d’arte, il museo offre un magnifico spaccato sull’arte fiorentina dal Trecento al Cinquecento ed una panoramica completa della storia del duomo e degli altri edifici monumentali della piazza dalla fine del Duecento fino alla fine dell’Ottocento.
Visita al Museo dell’Opera del Duomo
La visita inizia con il gruppo scultoreo Gloria di San Giovanni Battista, di Girolamo Ticciati e con il “Corridoio dei nomi” dove sono scolpiti i nomi dei personaggi più importanti legati alla storia dell’Opera del Duomo di Firenze.
Il corridoio ci porta fino alla Galleria delle Sculture dove sono esposte alcune opere provenienti dal Battistero e dai fianchi della Cattedrale. Qui troviamo i lavori realizzati da Tino di Camaino per il Battistero e dei frammenti provenienti dalla “Porta della Mandorla”, che fu da più scultori, tra cui Donatello e Nanni di Banco.
Sala del Paradiso
La sala successiva è la grande e spettacolare Sala del Paradiso. Questo nome ha un doppio riferimento: “Paradiso” era tradizionalmente il nome dello spazio tra il battistero e la chiesa e “del Paradiso” è invece come fu definita da Michelangelo la porta del Battistero (quella rivolta verso il duomo) realizzata da Lorenzo Ghiberti. Qui troviamo ricostruito il Paradiso fiorentino con la facciata originale del Duomo, che non fu mai completata, da una parte e le porte originali del Battistero dall’altra.
Grazie ad un disegno di quell’epoca, è stato possibile ricollocare nella loro posizione molte delle statue che erano state scolpite per la facciata da Arnolfo di Cambio e altri maestri del Trecento. Come detto, di fronte troviamo le tre porte bronzee del Battistero di San Giovanni, ovvero la Porta detta “Sud” di Andrea Pisano, con le Storie di San Giovanni Battista, la Porta detta “Nord” di Lorenzo Ghiberti con le Storie di Cristo e la Porta detta “del Paradiso”, con le Storie dell’Antico Testamento, sempre opera di Lorenzo Ghiberti. Sopra le porte si possono ammirare tre gruppi statuari cinquecenteschi di Giovan Francesco Rustici, Andrea Sansovino e Vincenzo Danti.
Sala della Maddalena
La visita prosegue con la Sala della Maddalena dove si trova la magnifica Maria Maddalena Penitente, realizzata da Donatello tra il 1453 e il 1455. Qui la Maddalena, un tempo famosa per la sua belllezza, è rappresentata in vecchiaia con il corpo quasi scheletrico, il volto scavato, gli occhi infossati, i lunghissimi capelli intrecciati che coprono il corpo come fossero una veste.
Tribuna di Michelangelo
La tribuna conserva uno dei massimi capolavori della collezione: la Pietà Bandini di Michelangelo. Realizzata in vecchiaia, questa pietà fu abbandonata e parzialmente distrutta dall’artista che era frustrato per alcuni difetti del marmo. Acquistata nel 1671 dal Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici la pietà fu dapprima collocata in San Lorenzo e poi in Duomo. Questa pietà era stata pensata da Michelangelo come suo monumento funebre ed infatti Nicodemo, uno dei due personaggi che sorregge il corpo di Cristo, è in realtà un autoritratto.
Primo piano: Galleria del Campanile e Galleria della Cupola
Salendo al primo piano troviamo subito la Galleria del Campanile che come lascia intendere il nome è incentrata sul Campanile di Giotto. Qui troviamo, su due pareti contrapposte, le statue e le decorazioni scultoree che sono state realizzate per il campanile del duomo. Tra le sculture si riconoscono alcuni capolavori di Donatello: il Profeta Abacuc, il Profeta Geremia, il Profeta detto “pensieroso” e il Sacrificio di Isacco. Le formelle scultoree sono opera di Andrea Pisano e collaboratori e di Luca della Robbia.
La seconda sala è invece la Galleria della Cupola dedicata alla cupola del duomo e al suo geniale architetto Filippo Brunelleschi. Oltre a due grandi ricostruzioni moderne della cupola e della lanterna, qui troviamo alcuni modelli quattrocenteschi con proposte per la decorazione del tamburo della Cupola e gli attrezzi originali utilizzati nel cantiere al tempo della costruzione. In fondo a questa sala si trova l’accesso ad un terrazzo che si affaccia sulla sottostante Sala del Paradiso che può così essere ammirata anche dall’alto.
Secondo piano e terrazza
La sala principale del secondo piano è la Galleria dei Modelli. Qui troviamo sette grandi modelli in legno con altrettante proposte per la facciata del duomo. Questi sono i progetti proposti per la realizzazione di una facciata rinascimentale che doveva sostituire quella medievale smantellata nel 1587.
Salendo le scale si raggiunge il terzo piano dove troviamo la Terrazza Brunelleschiana che offre una spettacolare vista ravvicinata sulla Cupola del Duomo di Firenze.
Informazioni sui biglietti e prezzi del museo dell’Opera del Duomo
Esistono tre diverse tipologie di biglietto che danno accesso al Museo dell’Opera del Duomo e ad altri monumenti ad esso collegati.
Il Ghiberti Pass (prezzo 15 euro, ridotto 5) oltre al museo, permette di visitare anche il Battistero e i resti dell’antica basilica di Santa Reparata.
Con il Giotto Pass (intero 20, ridotto 7 euro), oltre a quanto visitabile con il primo biglietto potrete salire anche sul Campanile di Giotto per godere di una vista favolosa sul centro storico di Firenze.
Il Brunelleschi Pass (prezzo 30 per l’intero, 12 per il ridotto) infine include tutto quanto compreso negli altri ed in più comprende la visita alla Cupola del Brunelleschi. Tutti i biglietti hanno una validità di tre giorni, senza limitazioni sugli orari di accesso pur nel rispetto degli orari di apertura dei vari monumenti.
Orari:
Museo dell’Opera del Duomo: 09.00 – 19.45
Cattedrale di Santa Maria del Fiore: 10.15 – 16.45
Cupola di Brunelleschi: 08.15 – 19.30
Battistero di San Giovanni : 09.00 – 19.45
Campanile di Giotto: 08.15 – 19.45
Basilica di Santa Reparata: 10.15 – 16.45
Per ulteriori informazioni, vi rimando al sito ufficiale del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.