Impruneta, il santuario di Santa Maria e la produzione del cotto
Impruneta, o l’Impruneta come viene chiamata comunemente, è una deliziosa cittadina della provincia di Firenze situata a circa 15 chilometri dal capoluogo. Il paese sorge in bella posizione all’inizio delle colline del Chianti, in un’area molto verde ricca di boschi, vitigni ed oliveti.
Abitata fin dall’epoca etrusco-romana, l’area conobbe un forte sviluppo in epoca medievale, soprattutto dopo il miracoloso ritrovamento dell’immagine sacra della Madonna avvenuto nell’XI secolo. Nel luogo del ritrovamento fu infatti fondata una pieve, intitolata a Santa Maria, attorno alla quale si sviluppò il centro abitato di Impruneta.
Un tempo dominata dalla famiglia Buondelmonti, Impruneta entrò nell’orbita di Firenze a partire dal XII secolo, cioè dopo la distruzione della rocca di Montebuoni da cui i Buondelmonti controllavano la zona. Da allora si sviluppò un forte legame tra Firenze e l’Impruneta, che fu messa a messa a capo di una delle leghe del contado fiorentino.
Sede di un importante mercato, a ricordo del quale resta la Fiera di San Luca che si svolge ogni anno intorno alla metà di ottobre, Impruneta sviluppò a partire dal XIV secolo una fiorente attività di produzione del cotto che l’ha rese celebre nel mondo.
Oggi Impruneta è una vivace cittadina, però nel 1944 il paese subì un duro bombardamento, che causò molte vittime tra la popolazione e gravi danni a tantissimi edifici come la Basilica di Santa Maria che fu distrutta in quella circostanza.
Cosa vedere a Impruneta
La Seconda Guerra Mondiale ha senz’altro sconvolto il paese che oggi non ha più le caratteristiche che siamo soliti trovare nei borghi medievali toscani. La città si sviluppa intorno ad una grande piazza centrale su cui si affacciano il palazzo del comune e la ricostruita Basilica di Santa Maria; è qui che si svolgono i principali eventi, come la Festa dell’Uva e la Fiera di San Luca.
Santuario di Santa Maria a Impruneta
La storia del Santuario di Santa Maria a Impruneta è strettamente legata alla scoperta dell’immagine della Vergine. Secondo la tradizione popolare, l’immagine originale sarebbe stata dipinta da Luca l’Evangelista anche se in realtà la prima versione di tale immagine risalirebbe all’XI secolo. L’attuale immagine della Madonna, ancora conservata all’interno del Santuario, è invece più recente essendo stata ridipinta nel XVIII secolo dal pittore Ignazio Hugford.
La prima citazione della pieve di Santa Maria a Impruneta risale al 1032, mentre una lapide posta in facciata ci informa che la sua consacrazione avvenne nel 1059. Pare che la pieve sia stata fondata dove un tempo sorgeva un santuario etrusco dedicato al culto delle acque. Qui vi era infatti una fonte d’acqua ritenuta miracolosa (ovviamente!) e non è quindi un caso che la Madonna di Impruneta si sia affermata come protettrice delle acque a partire dalla seconda metà del XIV secolo. Ancora oggi la Madonna di Impruneta è oggetto di grande venerazione.
La pieve ottenne diversi privilegi nel corso del Medioevo e fu modificata in diverse circostanze, soprattutto tra il XV ed il XVI secolo, quando nell’ordine fu ampliata, dotata del chiostro ed infine del porticato che si apre in facciata.
Danneggiata dal terremoto del 1895 e devastata dai bombardamenti del 1944, la chiesa fu ricostruita nel 1955 cercando di preservare le caratteristiche architettoniche dell’edificio.
L’interno, a una navata, è in stile rinascimentale e conserva molte opere di grande pregio come il polittico dell’altare maggiore, i due tempietti del Michelozzo con decorazioni di Luca della Robbia, la Natività della Vergine del Passignano e la Vocazione di San Pietro di Jacopo da Empoli.
Da visitare anche gli altri ambienti del Santuario come il chiostro piccolo, il chiostro grande e soprattutto il Museo del Tesoro di Santa Maria.
Museo del Tesoro di Santa Maria
Inaugurato nel 1987 negli spazi adiacenti alla basilica, il Museo del Tesoro di Santa Maria è un’interessante raccolta di arte sacra che raccoglie molte opere provenienti dal santuario. Il museo conserva un’importante collezione di codici miniati, alcune terrecotte realizzate tra il XVIII ed il XX secolo, le oreficerie che costituiscono il “tesoro” della basilica, dipinti come il polittico Madonna col Bambino e angeli tra i Santi Pietro, Lorenzo, Giovanni e Stefano ed il corredo funebre del vescovo Antonio degli Agli che fu anche pievano all’Impruneta.
Il cotto dell’Impruneta
La millenaria tradizione del cotto dell’Impruneta è ancora viva grazie alla presenza di numerose fornaci che continuano a produrre queste terrecotte tipiche adottando le tecniche tradizionali. All’Impruneta infatti ci sono diversi laboratori dov’è possibile ammirare dal vivo la lavorazione dell’argilla oltre che acquistare una vasta gamma di prodotti (vasi, statue etc.).
Cosa vedere nei dintorni di Impruneta
Nei dintorni dell’Impruneta ci sono alcune ville storiche come la villa Corsini a Mezzomonte e la villa De Larderel a Pozzolatico ed alcune chiese medievali tra cui quella di San Miniato a Quintole, quella di San Lorenzo alle Rose e quella di San Pietro in Jerusalem a San Gersolè.
Nelle vicinanze c’è infine da segnalare la presenza di un grande museo di guerra americano, il Florence American Cemetery and Memorial, dove riposano oltre 4000 uomini che hanno combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Come arrivare a Impruneta
In bus: Impruneta è collegata a Firenze da alcuni autobus, come ad esempio la linea 366 di CAP.
In auto: da Firenze dovete passare dal Galluzzo e seguire verso Tavarnuzze e poi Impruneta. Se venite dall’autostrada A1, dovete prendere l’uscita Firenze-Impruneta e poi seguire le indicazioni. Venendo da Siena c’è da fare il raccordo Firenze-Siena fino al termine e poi seguire in direzione di Tavarnuzze e poi di Impruneta.