Firenzuola, nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo
Firenzuola, un borgo il cui nome significa “piccola Firenze” ed il cui stemma per metà è un giglio rosso in campo bianco… vi dice nulla? Sia il nome che il simbolo furono ideati dallo storico fiorentino Giovanni Villani, una vera e propria autorità per quanto riguarda la storia di Firenze. Come si spiega questo legame così stretto con la culla del Rinascimento? Semplice, Firenzuola è una delle “terre nuove” fondate da Firenze tra la fine del XIII e il XIV secolo.
Possiamo considerare il 1306 la data in cui inizia la storia Firenzuola; questo è infatti l’anno in cui la Repubblica di Firenze deliberò di costruire una insediamento oltre gli Appennini da opporre alla potenza dei Conti Ubaldini. La costruzione vera e propria di Firenzuola fu avviata però solo nel 1332 mentre la rocca, sede dei podestà fiorentini, risale al 1371. I primi anni di vita di Firenzuola non furono semplici, infatti il borgo fu messo a ferro e fuoco in due diverse circostanze dagli Ubaldini e dai Visconti di Milano.
Purtroppo durante la Seconda Guerra Mondiale, Firenzuola è stata devastata a causa dei violenti combattimenti tra gli alleati e i tedeschi che si erano arroccati lungo la cosiddetta “Linea Gotica”. Dopo il conflitto il borgo è stato ricostruito ed oggi è una meta che si fa apprezzare soprattutto per il suo contesto ambientale e per il suo clima fresco in estate, ideale per chi scappa dall’afa della città.
Cosa vedere a Firenzuola: guida alla visita
Dopo le distruzioni della guerra, Firenzuola è stata ricostruita cercando di mantenere l’impianto storico, caratterizzato da una pianta molto regolare con un’ampia piazza centrale, tipico delle terre nuove fiorentine. Tra gli elementi che sono stati ricostruiti ci sono i portici lungo la strada principale che attraversa tutto il borgo passando dalla porta fiorentina e da quella bolognese. Non distante dalla porta fiorentina, si possono scorgere alcuni resti delle mura, in particolare il basamento a scarpa, che furono costruite nel XV secolo su progetto di Antonio da Sangallo. Nella piazza centrale troviamo la Rocca, sede del comune di Firenzuola, e la Chiesa di San Giovanni Battista, entrambe ricostruite nel secondo dopoguerra.

Museo della Pietra Serena
La Rocca di Firenzuola ospita il Museo della Pietra Serena, fondato nel 1999 per celebrare i maestri scalpellini di Firenzuola e la pietra serena, una pietra molto utilizzata in tutta l’area fiorentina. Il museo affronta varie tematiche che ruotano intorno al mondo delle cave di pietra di cui vengono esposte le principali caratteristiche ed attività.
Indirizzo: piazza Don Stefano Casini 4
Orari:
Ottobre – Marzo: lunedì, giovedì, sabato, domenica e festivi 10.00-12.00 e 14.30-16.30
Aprile – Settembre: lunedì 15.30-17.30; giovedì 9.30-12.30: sabato, domenica e festivi 10.30-12.30
Biglietti: intero 3 euro; ridotto (6-13 anni, gruppi e scuole) 1,50 euro

Spazio Culturale “La Guerra e La Memoria”
Lo Spazio Culturale “La Guerra e La Memoria” è un piccolo museo allestito negli spazi dell’ex seminario in via Villani, nel centro di Firenzuola. All’interno sono esposti numerosi documenti e materiali di stampo militare, in particolare relativi alla Prima ed alla Seconda Guerra Mondiale.
Indirizzo: via Villani 11
Orari: domenica e i festivi 10.00-12.30 e 14.30-18.00
Biglietto: ingresso gratuito
Cosa vedere nei dintorni di Firenzuola
Il territorio intorno a Firenzuola è caratterizzato da una natura aspra costellata di punti panoramici raggiungibili attraverso alcuni sentieri escursionistici. Da segnalare il Sasso di San Zanobi, una particolare formazione rocciosa situata a breve distanza dal Passo della Raticosa a nord di Firenzuola.
Nel territorio di Firenzuola segnaliamo due luoghi di culto che hanno una storia importante: la Badia di San Piero a Moscheta e la Pieve di San Giovanni Decollato a Cornacchiaia. Fondata nel 1034, la Badia di San Piero a Moscheta sorge in un area boscosa a poco meno di 10 chilometri da Firenzuola; al suo interno è ospitato il Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino, dedicato all’evoluzione storica del paesaggio appenninico a seguito degli interventi dell’uomo. La Pieve di San Giovanni Decollato si trova nelle immediate vicinanze di Cornacchiaia; un paesino a circa 4 chilometri ad ovest di Firenzuola. La pieve è documentata fin dalla fine del X secolo ed è considerata una sorta di gemella della Pieve di Sant’Agata in quanto direttamente collegata a questa tramite l’antica strada che sfruttava il Passo dell’Osteria Bruciata.

Citiamo infine un ricordo della Seconda Guerra Mondiale, ovvero il Cimitero militare germanico della Futa che si trova a 12 chilometri da Firenzuola proseguendo oltre Cornacchiaia. Realizzato negli anni ’60 del Novecento, questo è il più grande cimitero germanico in Italia dato che accoglie oltre 30.000 salme di soldati tedeschi caduti durante la guerra.

Come arrivare a Firenzuola
In auto:
Da nord: autostrada A1 fino all’uscita Pian del Voglio, proseguire poi su SP59, oltrepassando anche il cimitero germanico, e su SP116 fino a destinazione.
Da sud: autostrada A1 fino all’uscita Barberino di Mugello, poi SP131 fino Colle Barucci, lì si svolta su SR65 fino all’incrocio con SP116 dove si deve svoltare a destra verso Firenzuola.
Se arrivate da Firenze potete prendere l’A1 oppure direttamente la SR65, via Bolognese.
In bus:
Firenzuola è collegata a Firenze tramite la linea 303 delle Autolinee Mugello Valdisieve. La linea 304 invece collega Firenzuola a Borgo San Lorenzo e Monghidoro.