Una visita rilassante nel caratteristico borgo di Santa Fiora
Castello
La nostra visita a Santa Fiora inizia nel terziere di Castello, per la precisione in piazza Garibaldi dove si possono ammirare alcune delle strutture riferibili all’antico Castello degli Aldobrandeschi. Le principali testimonianze del castello che fu, sono le due torri che ancora svettano anche se inglobate dai palazzi circostanti. La prima delle due, impostata sopra un basamento a scarpa, risale al XIV secolo ed è caratterizzata dalla presenza di un orologio. L’altra torre, più alta, un tempo era adibita a carcere ed ancora al suo interno è possibile vedere alcuni dei disegni e degli scritti incisi sui muri dai suoi “ospiti”.
Palazzo Sforza
I palazzi di maggior pregio del borgo sono il Palazzo pretorio, oggi sede dell’Enel oltre che dell’Ufficio Turistico e il Palazzo Cesarini Sforza. Il Palazzo Sforza, costruito sui resti dell’antica fortezza aldobrandesca, è un edificio di epoca rinascimentale che è sede sia del Comune che del Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata.
Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata
Il Museo delle Miniere è stato creato sia per raccontare la storia delle miniere amiatine che per far comprendere la durezza del lavoro dei minatori e i grandi rischi a cui andavano in contro nello svolgimento delle loro mansioni.
Biglietti: intero 3 euro; ridotto 2
Per informazioni sugli orari vi rimandiamo al sito web del museo.
Pieve delle Sante Flora e Lucilla
Attraversando il terziere di Castello si raggiunge piazza dell’Arcipretura dove sorge la Pieve delle Sante Flora e Lucilla. Citata già nel XII secolo, la chiesa conserva uno stile romanico-gotico. In facciata si può ammirare un portale tardo-rinascimentale e soprattutto un bel rosone romanico. L’interno, a tre navate, presenta una sorpresa non da poco: una straordinaria collezione di terrecotte robbiane! Presso il fonte battesimale troviamo una pala raffigurante il Battesimo di Gesù; un’altra pala rappresenta la Madonna della cintola; il pulpito, composto da tre scene, racconta gli episodi dell’Ultima Cena della Resurrezione e dell’Ascensione; un trittico composto dall’incoronazione della Vergine e dai Santi Francesco e Girolamo; chiudono il ciclo di terrecotte un crocifisso ed il tabernacolo degli olii santi nei pressi dell’altare maggiore.
Non distante dalla pieve si oltrepassa la porticciola per raggiungere il terziere di borgo, una zona molto caratteristica concentrata tra il Convento delle Clarisse e quello degli Agostiniani, dove in passato fu creato il ghetto ebraico.
La peschiera di Santa Fiora
Arriviamo infine del terziere di Montecatino. Qui troviamo la chiesa della Madonna delle Nevi e la famosa peschiera. Nata come vivaio di trote al tempo degli Aldobrandeschi, la peschiera, che è alimentata dalle sorgenti del fiume Fiora, fu trasformata dagli Sforza in quel piacevolissimo parco-giardino che ritroviamo ancora oggi e che rappresenta uno dei principali motivi di interesse della visita a Santa Fiora.
Cosa vedere nei dintorni di Santa Fiora
Sul Monte Amiata e negli immediati dintorni, ci sono molti altri borghi interessanti da visitare, tra questi vi segnalo Arcidosso, Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio e Roccalbegna.