Pieve Santo Stefano, la Città del Diario
Tra i più importanti centri della Val Tiberina toscana, Pieve Santo Stefano è un borgo di origine antichissima: da queste parti sono stati rinvenuti reperti di età neolitica e resti di epoca romana, come i ruderi dei ponti che attraversavano il Tevere.
Conosciuta con il nome di “Suppetia” al tempo dei longobardi, Pieve Santo Stefano, come molti altri centri toscani, ha alle spalle una lunga serie di dominazioni culminata con la conquista da parte di Firenze. Il borgo raggiunse il suo massimo splendore al tempo di Lorenzo il Magnifico quando fu arricchito dalle opere di grandi artisti come i Della Robbia, Piero della Francesca e il Ghirlandaio.
Purtroppo molte di queste opere e la maggior parte dei palazzi che un tempo caratterizzavano il borgo sono ormai perduti. Pieve Santo Stefano infatti è stata colpita da eventi drammatici: un’alluvione che nel 1855 causò danni ingentissimi oltre alla distruzione di diversi capolavori artistici, e la distruzione del centro storico cittadino ad opere delle truppe tedesche in ritirata nel 1944. Da questa barbarie si salvarono solo il palazzo comunale e le chiese.

Ricostruita nell’immediato dopoguerra, Pieve Santo Stefano è stata ribattezzata “Città del Diario” a seguito della creazione nel 1984 dell’Archivio Diaristico Nazionale, un ente che raccoglie diari e memorie provenienti da tutta Italia.

Cosa vedere a Pieve Santo Stefano
- Piccolo Museo del Diario
- Collegiata di Santo Stefano
- Palazzo Comunale
- Santuario della Madonna dei Lumi
- Tempietto di Santa Maria del Colledestro
Il Piccolo Museo del Diario
Ospitato all’interno del Palazzo Pretorio, il Piccolo Museo del Diario fu inaugurato nel 2013 per raccontare le memorie conservate nell’Archivio Nazionale del Diario. Si tratta di un percorso multimediale che dà spazio alle autobiografie di persone comuni come quella di Vincenzo Rabito, da cui sono stati realizzati anche un libro ed un documentario, o quella di Clelia Marchi che fu scritta su un lenzuolo dopo la morte del marito.
Orari:
Lunedì – Venerdì: 9.30-12.30 e 15.00-18.00
Sabato – Domenica: 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Biglietti: intero 5 euro (visita guidata compresa)
Collegiata di Santo Stefano
La Collegiata di Santo Stefano è la diretta discendente dell’antica pieve da cui il paese prende il suo nome. L’attuale edificio, costruito in forme neo romaniche tra il 1844 ed il 1881, conserva un’Assunzione di Maria tra San Francesco, Sant’Antonio da Padova, San Girolamo e Sant’Antonio Abate ed un San Sebastiano alla colonna, opere provenienti dalla bottega dei Della Robbia. Altre opere dei Della Robbia possono essere ammirate nel Palazzo Comunale.

Santuario della Madonna dei Lumi
Il Santuario della Madonna dei Lumi risale alla fine del Cinquecento ed è caratterizzato da una pianta a croce greca ed un aspetto elegante ed austero. All’interno si possono apprezzare varie opere tra cui l’altare maggiore, opera dello scultore fiorentino Pietro Betti e l’affresco della Madonna dei Lumi.

Tempietto di Santa Maria del Colledestro
Documentato fin dal XII secolo, l’attuale Tempio di Santa Maria del Colledestro risale al XVIII secolo. Si tratta di una peculiare costruzione a base ottagonale che si trova dove in antichità sorgeva un tempio pagano dedicato al fiume Tevere e alle sue Ninfe, come documentato da un’epigrafe romana rinvenuta sul posto nel 1636.
Cosa vedere nei dintorni
- Alpe della Luna
- Mignano
- Eremo di Cerbaiolo
Nelle immediate vicinanze potreste valutare una visita alla frazione di Mignano, antico castello di cui si conservano ancora parte delle strutture. Gli amanti della natura invece potranno godere della Riserva Naturale dell’Alpe della Luna, una grande area boschiva appenninica che si estende tra i comuni di Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Sansepolcro e Sestino. Un altro luogo da visitare nel territorio comunale di Pieve Santo Stefano è l’affascinante Eremo di Cerbaiolo che sorge in un ambiente impervio lungo il tragitto del percorso francescano che conduce dal Santuario della Verna fino ad Assisi.
Per quanto riguarda gli altri centri della Val Tiberina, oltre al già citato Sansepolcro, dovete assolutamente visitare anche la bella Anghiari.

Come arrivare a Pieve Santo Stefano
In Auto
Da Arezzo (50 km): SS73 in direzione di Sansepolcro fino allo svincolo per la E45 da prendere in direzione nord fino all’uscita Madonnuccia; da lì continuare su SP 77 fino a destinazione.
Da Firenze forse conviene raggiungere Arezzo in autostrada e poi seguire le indicazioni precedenti.
Bus
Ci sono alcune autolinee, come Sita e Baschetti, che collegano Arezzo a Pieve Santo Stefano, mentre LFI ha una linea che collega Pieve a Bibbiena.