Carrara, la capitale mondiale del marmo
Carrara è conosciuta in tutto il mondo per il suo marmo. Un caratteristico marmo bianco che, utilizzato fin dall’età romana, fu reso famoso dai grandi maestri del rinascimento. Oggi le cave di marmo di Carrara proseguono la loro attività estrattiva e sono anche diventate una delle principali mete turistiche della zona. Meno noto ma comunque interessante è anche il centro storico di Carrara. Oggi vi propongo un itinerario alla scoperta dei tesori della capitale mondiale del marmo.
Cosa vedere a Carrara
- Palazzo Cybo Malaspina
- Accademia di Belle Arti
- Casa di Emanuele Repetti
- Piazza Duomo
- Duomo di Carrara
- Chiesa della Madonna delle Lacrime
- Santuario della Madonna delle Grazie
- Teatro degli Animosi
- Piazza Alberica
- Cave di Marmo
Palazzo Cybo Malaspina
Il nostro tour inizia nella centralissima via Roma dove si trova il bellissimo Palazzo Cybo Malaspina, conosciuto anche come Palazzo Ducale. Il palazzo è stato per lungo tempo la storica residenza della famiglia Cybo Malaspina, un tempo signori di Carrara, e fu costruito sui resti di un antico castello di epoca longobarda. Oggi il complesso si sviluppa a partire da due nuclei ben distinti, un castello di epoca medievale, di cui si può apprezzare un imponente torrione, ed una dimora rinascimentale risalente alla fine del Cinquecento.
Accademia di Belle Arti
All’interno del palazzo è ospitata l’Accademia di Belle Arti, il museo più importante di Carrara. L’accademia conserva un’interessante collezione archeologica in cui spiccano numerose opere scultoree. Tra queste l’edicola di Fantiscritti, un rilievo datato inizio del III secolo dopo Cristo, che ritrae Ercole, Giove e Bacco. Una particolarità di questa opera sono le firme di personaggi illustri incise su di essa. Tra queste si leggono i nomi di Michelangelo, Giambologna e Canova, che testimoniano il passaggio di questi maestri dalla cava in cui si trovava l’edicola. Oltre alla collezione archeologica sono visitabili numerosi ambienti del palazzo che contengono varie opere di interesse ed anche una pregevole gipsoteca.
Per tutte le informazioni sugli orari di apertura ed i biglietti, vi rimando al sito ufficiale dell’Accademia di Belle Arti.
Casa di Emanuele Repetti
Dall’accademia si prende via Verdi e si attraversa l’elegante piazza dell’accademia per imboccare Via Santa Maria. Si tratta di una caratteristica strada di origine medievale che conduce fino in Piazza del Duomo. Proprio all’inizio di questa strada vi segnalo la casa di Emanuele Repetti, un bell’edificio risalente al XIII secolo che in passato ha ospitato la sede del Comune di Carrara. La casa mi da la possibilità di citare Emanuele Repetti che fu un grande geografo, storico e naturalista nato a Carrara e vissuto tra il 1776 ed il 1852. A lui si deve un’opera monumentale, il Dizionario geografico fisico storico della Toscana dove sono descritte tutte le località, (città, castelli, pievi, acquedotti, fiumi, monti, strade etc.) della Toscana. Il dizionario del Repetti è un’opera mastodontica ricchissima di informazioni, un vera e propria Bibbia per gli studiosi della Toscana.
Piazza Duomo
La piccola ma graziosa Piazza Duomo (o “Piazza Drent“, cioè dentro le mura) ha una forma irregolare stretta e lunga. Ai lati della piazza si possono ammirare numerosi palazzi di origine medievale ma che nel corso dei secoli sono stati rimaneggiati ed ampliati. Come ci ricorda una targa commemorativa, uno di questi palazzi ospitò Michelangelo Buonarroti durante i suoi viaggi alle cave di marmo. Al centro della piazza si può ammirare il Gigante, una statua incompiuta che raffigura Andrea Doria come se fosse Nettuno, realizzata dallo sculture fiorentino Baccio Bandinelli. Detto della piazza, non resta che parlare del Duomo e del suo campanile.
Duomo di Carrara
Il Duomo di Carrara fu iniziato nell’XI secolo ma venne completato soltanto tre secoli più tardi. Ovviamente rivestito di marmo (siamo a Carrara no?), l’edificio è in parte in stile romanico ed in parte in stile gotico. La facciata fu realizzata nel Trecento e presenta un’alternanza tra fasce di marmo bianco bianco e fasce di marmo scuro. Al centro della facciata, uno sopra all’altro possiamo ammirare due elementi di grande pregio: il rosone ed il portale, che è arricchito da numerose decorazioni come le sculture figure zoomorfe che si susseguono nell’archivolto.
L’interno, a tre navate suddiviso da archi a tutto sesto, è semplice ed austero. La chiesa conserva alcune opere di pregio come il gruppo marmoreo dell’Annunciazione, noto come Le Cassanelle, il pulpito cinquecentesco, la Madonna col Bambino e Santi realizzata da Andrea Guardi nel 1460 e la croce dipinta sospesa sopra l’altare maggiore.
Il campanile si trova alle spalle del duomo ed è staccato dalla chiesa. La torre è alta ben 33 metri e fu realizzata nel corso del XIV secolo; da un punto di vista stilistico è stato assimilato ad alcuni campanili della Liguria.
Chiesa della Madonna delle Lacrime
Dal Duomo, dopo un brevissimo tratto in via Ghibellina, attraversando il Ponte delle Lacrime si raggiunge la Chiesa della Madonna delle Lacrime. Proprio di fronte alla chiesa, vi segnalo la Fontana della Sirena, una bella fontana barocca in marmo bianco che raffigura una sirena seduta su un delfino dalla cui bocca sgorga un getto d’acqua che finisce in una grande conchiglia.
La Chiesa della Madonna delle Lacrime, conosciuta anche come Chiesa della Madonna del Pianto, fu costruita a partire dal 1650 ed è caratterizzata da un bel porticato con tre archi sorretti da due colonne e due pilastri in marmo. All’interno troviamo l’altare maggiore, realizzato da Francesco Baratta nel 1772, dove è conservata la venerata immagine della Madonna delle Lacrime dipinta nel Cinquecento da Giusto di Domenico Utes, ed una tela seicentesca che raffigura Cristo che incorona le Vergine.
Santuario della Madonna delle Grazie
Proseguendo su Via Carriona, raggiungerete in pochi minuti il Santuario della Madonna delle Grazie, l’ultima chiesa di questo itinerario. La chiesa fu costruita a partire dal 1620 per custodire un affresco con l’immagine della Madonna proveniente dalla Cappelletta del Palazzetto del Principe, che si trova in località Groppoli. Ad una facciata abbastanza sobria, corrisponde un interno molto ricco di decorazioni che ha il suo punto focale nel grandioso altare maggiore dove si conserva l’immagine della Vergine.
Teatro degli Animosi
Dal Santuario, attraversato il fiume, prendete Via Apuana per raggiungere Piazza Battisti. Qui si trova il Teatro degli Animosi, il principale teatro della città di Carrara. Costruito nel 1840, il teatro ha una bella facciata neoclassica interamente rivestita di splendidi marmi bianchi di Carrara, con pilastri e colonne ioniche a scandire gli spazi; nella parte superiore si trova un’elegante balaustra con motivi a ghirlanda. Sulla sinistra del teatro si apre un’altra piazza dove al centro si erge una grande statua che ritrae Giuseppe Garibaldi con la spada sguainata, opera dello scultore Carlo Nicoli.
Piazza Alberica
Riprendendo la nostra passeggiata per le vie del centro storico, imbocchiamo l’ultimo pezzo di Via Ulivi e raggiungiamo Piazza Alberica. Una grande e bella piazza arricchita da selciati in marmo e da edifici di pregio come Palazzo delle Logge e il Palazzo dei conti del Medico. Al centro si trova una grande statua, realizzata nel 1827 dallo scultore Pietro Fontana, che ritrae la duchessa Maria Beatrice d’Este. La piazza è la tappa finale del giro nel centro storico di Carrara; qui ci sono alcuni localini dove rilassarsi con un drink o un gelato.
Cave di marmo
Non si può non chiudere questa top 10 di cose da vedere a Carrara se non parlando delle cave di marmo. Per raggiungerle, dovrete salire sulle vicine Alpi Apuane dove si trovano i bacini marmiferi della zona. Le cave di marmo sono sicuramente una delle principali attrazioni turistiche di Carrara. Le più famose sono le cosiddette Cave di Fantiscritti, che prendono il nome dall’Edicola dei Fantiscritti oggi conservata all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Presso queste cave si trova il Cava Museo Fantiscritti che è dedicato al mondo delle cave di marmo, alla storia e alle tecniche impiegate nell’attività estrattiva. A Carrara infine, vi segnalo un altro museo dedicato al marmo, il Museo civico del marmo, situato in Viale XX settembre nelle vicinanze dello stadio.